Pac Pix per Nintendo DS – Namco, 2005
Mah, sinceramente — prosciugata l’eccitazione iniziale — non ho trovato grossi motivi di interesse nella riesumazione della figura ormai obsoleta di Pac Man. A parte la possibilità di mandare a zonzo per lo schermino, a piacimento, numerosi panzoni dai bordi gialli, spesso disegnati in modo volutamente pacioccoso e approssimativo. Però, dipingermi più grosso del mostro di fine livello, al solo scopo di intimorirlo->ingerirlo senza tanti complimenti, è stato sicuramente qualcosa di inusuale, una dimostrazione di forza che mi ha elargito soddisfazioni (ahimé, poco durature). Per il resto, i classici, ipnotici jingle che hanno reso famoso Pac Man nelle bettole del pianeta, privando la gente di ogni residuo di volontà e autonomia (un po’ come i panzoni decerebrati inviati senza discussioni nel ring); constringendola a mangiare, cagare e accoppiarsi in fretta e furia davanti al cassone variopinto, pur di inanellare record su record, nel tentativo di non essere dimenticati. Tanta allegria, certo — garantita da quell’approccio graffitaro vandalico che un po’ contraddistingue il DS — ma ben presto quasi altrettanta claustrofobia.
Pac Pix mi ha incuriosito per una decina di minuti, poi niente più…
Eppure secondo me il gioco aveva potenzialità. Forse con uno schermone assai più capiente dirigere il pac-traffico risulterebbe meno stressante.
D’accordo, il Ds è stato apprezzato per i suoi giochi semplici e originali. Diciamo che qualche volta però quelli della Nintendo esagerano eh..
Pings/Trackbacks Dirigere grassoni gialli