No davvero, prostratevi in segno di adorazione, e fatelo ora, prima che sia troppo tardi; prima che i grandi colossi che professano pace amore e videogiochi mettano mano al vostro portafogli arraffando ogni centesimo e lasciandovi imbambolati di fronte all’ennesimo franchise infarcito di consunta e ostinata vanagloria.
Dopo Amnesia: The Dark Descent, le numerose notti insonni in compagnia di lampade ad olio e cuffie mi avevano ingenuamente portato a credere che di così agghiacciante al mondo ci fosse davvero ben poco.
Poi, girovagando per la rete, te lo ritrovi davanti: un tizio pallido, senza faccia, con un completo nero e braccia cosi lunghe da sfiorare terra, partorito dalla mente deviata di un anonimo sul thread di “The Something Awful Forums” (eh già, non ci facciamo mancar nulla).
Come se non bastasse, Mark J. Hadley, il solito “one-man team” alla Jason Byrke con uno studio tutto suo (Parsec Productions), non contento, decide di farci un gioco sopra.
Ora, forse è il caso di precisare che non stiamo parlando di un prodotto fatto e finito come il sopracitato Amnesia, bensì di un progetto sperimentale in costante aggiornamento, pubblicato nel giugno del 2012, completamente gratuito e della durata di circa quindici minuti.
Non è il massimo della longevità, ma vi assicuro che di mutande ne ho cambiate un bel po’ prima della fine. Niente armi, una torcia dalla durata limitata e una quantità di stamina non ben precisata, da cui dipendono le capacità motorie dell’ignaro e sconosciuto protagonista.
Ambientato nel mezzo di un boschetto ben delimitato da quattro solide recinzioni, con tanto di zone edili e camioncini assortiti, l’incerta vittima deve trovare e recuperare le otto pagine di un manoscritto, casualmente disposte sui dieci punti d’interesse sparsi per la mappa (che ovviamente voi non saprete nemmeno che forma abbia). Fin qui nulla di complicato; peccato che dal recupero della prima e in maniera sempre più pressante, indovinate chi verrà a farvi le feste?
Non corre, non salta, non ha armi e non fa praticamente nulla. Semplicemente c’è, compare all’improvviso e voi non potete far altro che allontanarvi e completare il manoscritto nel minor tempo possibile. Nessun corpo mozzato o schizzi di sangue sugli alberi a presagire il terrore, ma un’immagine sfocata che gioca con voi come farebbe un gatto col topo. Potrebbe prendervi in qualsiasi momento, nulla glielo impedisce; aspetta, magari dietro l’albero appena passato, oppure nel vicolo dove state per infilarvi. Gioisce nell’oscurità, quella che permea l’aria ad ogni suo passo; quella che respirate ad ogni suo lamento. Un interminabile silenzio rotto dal vostro marciare e dalla sua presenza; un silenzio che rimpiangerete ad ogni vostro progresso.
Cercare di inquadrarlo non è di alcun aiuto, al contrario, genera un “divertente” disturbo dell’immagine che diverrà sempre meno chiara mano a mano che si avvicinerà tentando di acciuffarvi e… scopritelo voi, tanto succederà.
Dite addio a pause e relax: lo Slender Man giocherà con voi dall’inizio alla fine; niente inventari o menù di opzioni in cui rifugiarsi.
Solo quindici minuti di intenso, inspiegabile e puro orrore.
E’ così derivativo che mi fa venire il vomito solo a guardarlo.
certo, è derivato. Usa i classici trucchi per mettere strizza: buio, suoni inquietanti, vedononvedo, impotenza, un pizzico di casualità, nessun contesto……
per quanto mi riguarda riesce benissimo nell’intento.
Devo dire che ho iniziato a giocarci con un po’ di pregiudizio, pensavo di trovarmi davanti alla solita accozaglia di buio e suoni senza particolare intensità, anche perché la quasi totale assenza di una storia lasciava pensare questo. Mi sono decisamente ricreduto, non si tratta di un gioco, certo, ma come esperienza horror ha davvero tutte le carte in regola. Proprio quando stavo per dire “in fondo non è poi così spaventoso” quasi cascavo dalla sedia per una “bastardata” del programmatore. Immagino che dopo alcune partite l’interesse e la fifa possano iniziare a declinare, ma resta davvero ben realizzato e centra completamente l’obiettivo. Per quanto riguarda gli Indie, temo che il sistema delle grandi case sia in grado di fagocitarli dopo il primo grande e inaspettato successo, ma speriamo mi smentiscano..
Cherno, l’hai provato o ti basi sulla descrizione? io l’ho provato ed è bello per due motivi: primo all’inizio ti mette un po’ di paura, secondo dopo non c’è più paura ma continui perché vuoi prendere tutte
le pagine. Per essere gratis e ancora acerbo (la versione attuale è 0.9.7 neanche 1) ha idee interessanti, ambientazione, grafica e sonoro più che dignitosi, c’è sia per Mac sia per Win ecc. Dire che ti fa venire il vomito perché è “derivativo” mi sembra non solo esagerato ma anche senza senso, cosa intendi per derivativo? che usa i “classici trucchi” che ha detto Pietro Siracusa per spaventare? Tu come spaventeresti? Forse con uno spazzolino da denti che mangia arance? Scommetto che se avessi provato il gioco senza sapere com’era ti saresti spaventato e l’avresti apprezzato per questo, diciamo che il gioco funziona di più se chi sa com’è lo fa provare a chi non lo sa ^_^. Cherno, se non l’hai provato provalo o fallo provare a qualcuno (che non abbia problemi di salute…) e vediamo se qualcuno alla fine non si è divertito ^_^. Il sito ufficiale è questo http://www.parsecproductions.net/slender/ quello indicato dall’articolo è bello ma non è quello ufficiale ^_^
ufo.rob ho provveduto a correggere il link, grazie. 🙂
Non era una correzione era solo un’aggiunta, non c’era mica scritto che quello era il sito ufficiale ^_^.
Il mio è stato un errore di distrazione, quella che volevo mettere era la pagina ufficiale del gioco.
Grazie a te ho notato la svista. 😀
DISCLAIMER #1: non farò paragoni con altri titoli perchè non avrebbe senso.
DISCLAIMER #2: non farò disamina tecnica sulla produzione, perchè non avrebbe senso.
@ufo.rob ed altri:
Certo che l’ho provato, se no di cosa parliamo?
Il punto della mia lamentela è che un semplice gameplay test, perchè questo è Slender, viene venduto(a livello mediatico s’intende) e percepito dall’utenza come un’esperienza incredibile.
Non faccio fatica ad ammettere che lo scopo è raggiunto: insomma tutto è costruito seguendo i clichè del genere e quindi chiaramente ed immancabilmente non può, Slender, fallire nell’intento. Perciò mi chiedo quanta reale abilità ci voglia nell’implementare queste meccaniche che hanno fondamenta ben consolidate, in un gioco che dura così poco.
A supportare questa tesi sono infatti i commenti che dicono ‘si beh, dopo la prima pagina mi sono spaventato poi sono andato avanti solo per inerzia’
Perciò vi chiedo, visto che qualcuno ha parlato di acerbità versione 0.9.qualcosa eccetera eccetera, se il gioco fosse più lungo diciamo del doppio, sarebbe ancora interessante?
E’ questo che mi fa vomitare(in senso chiaramente metaforico): sono tutti bravi a tirare fuori una produzione che dura mezz’ora in termini di gioco sfruttando i canoni del genere scelto, ma un gioco articolato è ben altro! Eppure basta una buona esposizione in rete perchè i videogiocatori si lascino andare a commenti entusiasti.
Davvero non capisco. Anzi, purtroppo capisco e la cosa mi dispiace un pò.
Diciamo che visto il commento a dir poco ermetico e visto che dicevi solo a guardarlo ti faceva vomitare era legittimo avere il dubbio che non l’avessi provato. Io forse sono sembrato un po’ troppo entusiasta ma non ho gridato al miracolo più che altro volevo difenderlo contro l’accusa di essere vomitevole che mi sembrava esagerata, ho solo detto che è bello e ho spiegato i motivi. Ho detto che il gioco è ancora acerbo ma non volevo dire di aspettare che il gameplay sia allungato, visto che nessuno conosce i piani dell’autore per il futuro di Slender (forse neanche lui ^_^) però è chiaro che se è numerato 0.9 l’autore non lo considera defintivo ma ancora un esperimento (anche se magari rimarrà così per sempre). Inoltre quando ho detto che all’inizio ti mette paura mi riferivo a un periodo un po’ più lungo della prima pagina e anche Pietro parlava di “alcune partite”. Per me il gioco riesce a farti prendere degli spaventi e divertirti gratis per quel poco tempo ed è tecnicamente valido quindi è bello. Per ora è SOLO un gioco indipendente gratis, se fosse una demo o il concept di un gioco commerciale da 60 euro capisco che potresti lamentarti che venga spacciato per un’esperienza incredibile (cosa fatta magari dal web ma non dall’autore visto che sul sito ufficiale quasi non si capisce che gioco è…). Infine io questa “buona esposizione” in rete non l’ho vista, ho trovato il gioco su wikipedia nell’elenco dei giochi che usano Unity3D e ho cliccato Slender solo perché mi piaceva come suonava, le notizie ho cominciato a trovarle dopo quando il gioco l’avevo già provato. Comunque il fatto è che il tuo pensiero è “mi fa vomitare perché è banale” e quindi non gl dai neanche un briciolo di credito mentre il mio è “sarà anche banale ma per un po’ è divertente”.
Sì ma la questione focale è che non può in alcun modo fallire giacchè di carne al fuoco ce n’è poca e quella che c’è è stata minuziosamente scelta fra gli stilemi del genere.
Già il fatto che, come tu hai scritto, se uno ci gioca partendo prevenuto si perde l’esperienza, è indice di mancanza di contenuti. Quindi non ci sono proprio gli elementi per dargli del credito, troppo poca roba, troppo stringato, come il mio precedente commento.
Per quanto riguarda l’esposizione in rete, beh…è comparso sul sito di wired. Non credo proprio che un prodotto simile arrivi in certi luoghi per una mera coincidenza.
Addirittura l’autore lo paragona e lo mette al di sopra di titoli quali Amnesia. Ora cosa devo pensare dell’autore di quell’articolo? Chiaramente che è ignorante come una capra, ma ancora di più che la sua ignoranza è imperdonabile data la posizione che copre e per la risonanza mediatica che il suo scritto può ottenere.
Avendo visto l’articolo là, avendone letto a destra ed a manca ed avendolo provato, posso dire di essere rimasto un pò stupito dall’accoglienza del pubblico.
Il discorso del “è SOLO un gioco indipendente gratis, se fosse una demo o il concept di un gioco commerciale da 60 euro capisco che potresti lamentarti che venga spacciato per un’esperienza incredibile” oltretutto non può influenzare il giudizio: nel momento in cui un prodotto è reso al pubblico è soggetto a critica come tutti gli altri, altrimenti apriamo una sezione paragames dove ci si va un pò più piano con i commenti perchè deh, sono giochi menomati…ovviamente sono ironico.
Cerchiamo di smorzare i toni, non è il caso di essere offensivi.
Credo di essere stato ben chiaro nell’articolo affermando che non si tratta di un gioco ma di un esperimento di un quarto d’ora.
E credo sia abbastanza palese che in alcun modo lo ritenga superiore, o tanto meno simile ad un titolo come ad Amnesia, probabile fonte dalla quale Mark J. Hadley ha tratto ispirazione.
L’errore di fondo è proprio quello di volerlo necessariamente vedere come un prodotto completo.
E non lo è.
Attinge a piene mani dai cliché del genere horror inutile negarlo; ma fa bene il suo lavoro che è quello di incutere terrore.
Finito una volta perde di mordente, è logico; punta sulla sorpresa, sullo spaesamento di chi gioca e che non sa quello che stà per accadere.
Per quello che offre, sparando tutte le proprie cartucce in pochi minuti, è meritevole di essere provato e il suo essere gratuito è solo un incentivo a testarlo e non un valore aggiunto.
Se si cercano contenuti o un comparto tecnico degno di questo nome, è ovvio che questo game test non ha nulla da offrire.
Può piacere o no, sono punti di vista; personalmente era da un po’ che un prodotto anche se allo stato embrionale non riusciva a gelarmi il sangue.
Ho apprezzato e valutato quel che mi ha offerto, fermo restando che probabilmente, si potrà soltanto limare quell’esperienza e non trasformarla in quel che non è: cioè un gioco.
Offensivi? Chi ho offeso?
Guarda che parlavo dell’autore di wired eh.
Perdonami, credevo fosse stato mal interpretato il mio articolo; mi scuso ancora.
Comunque, che Slender abbia avuto un forte impatto mediatico è indiscusso; il problema è cercare di capire quanta fama abbia davvero attirato il solo titolo.
Slender man è nato su un forum e si è diffuso a macchia d’olio sulla grande rete fino a diventare fulcro e origine di numerose leggende metropolitane.
Mark J. Hadley ha, come si dice, colto la palla al balzo e ha sfruttato un icona di successo per far conoscere sè e il suo studio.
Fra l’altro, è nato prima SlenderMan o prima Cabadath?
Non ne sono certo ma credo Cabadath, anche se non ho trovato datazioni precise per entrambi.
Devo difendere Cherno, avevo capito anch’io che si riferiva all’articolo di Wired. Cherno, a me andrebbe anche bene che non ti piacesse il gioco se andassi un po’ oltre al “è banale e sopravvalutato” ed è ovvio che il gioco può essere criticato ma ammetterai che devi tenere conto del contesto, non puoi valutare allo stesso modo un gioco indipendente, gratis e fatto da una sola persona a una produzione AAA fatta da centinaia di persone, con investimenti milionari e che ti costa decine di euro. Inoltre anche se il gameplay venisse allungato potrebbe mantenere il “mordente” se ti facesse trovare in una situazione di spaesamento simile all’inizio ad esempio il secondo livello potrebbe essere in una città deserta di notte e lo scopo potrebbe essere diverso dal raccogliere gli otto fogli e non venirti detto… Comincio poi a pensare che non sia così banale, quanti giochi horror indipendenti e gratis (o che costino poco) che si avvicinino a questo ci sono in giro? magari ce ne sono tanti e io non li conosco ed è per questo che Slender mi a colpito positivamente e a te no. Per Ruka, il problema non è neanche che il gioco non è completo visto che non si sa quale piega prenderà il gioco, finora ci sono state solo piccole modifiche e nessuna vera nuova aggiunta, un’aggiunta sostanziosa ma non sostanziale è stata il daytime che può essere interessante per vedere meglio l’ambientazione ma non si può considerare veramente parte dell’esperienza (però da poco ho visto tra le note di versione per la 0.9.7 c’è scritto che è stato aggiunto il sottotitolo “Eight Pages” per distinguerlo da future versioni, forse si andrà oltre alla raccolta delle otto pagine… forse). Comunque se valutassimo i giochi sulle aspettative per il futuro dei giocatori o sulle dichiarazioni sul futuro dei produttori prenderebbero tutti 10… ma a questo proposito sul sito ufficiale si parla solo di “experimental game” e non si sa quanto crescerà il gioco, per questo io l’avevo definito acerbo (a causa del numero di versione) ma non incompleto. Di Cabadath invece non so niente.
Mi scuso di nuovo per l’incomprensione di ieri.
Il problema credo sia, come dicevo nei commenti precedenti, volerlo valutare come un gioco e non come un game test.
Non rivango quanto già detto per non essere prolisso, ma ha delle qualità nelle vesti attuali.
Le aggiunte come il daytime sono interessanti, e credo possa ancora migliorarsi.
Valutato in quanto sperimentazione in corso di sviluppo, è un ottimo prodotto che merita di essere provato. Almeno per sobbalzare un paio di volte dalla sedia e meditarci sopra.
Credo anche io che, attualmente non potrebbe in alcun modo protrarre l’esperienza, perchè diverrebbe monotona e priva di mordente.
Potrebbe succedere di tutto, ma non è possibile valutarne o prevederne gli sviluppi in questa sede e allo stato attuale del lavoro che, appunto, è ancora acerbo.
Anzi, magari tra una settimana potremo ritrovarci con una copia completa del gioco tra le mani, ma in quel caso si tratterebbe di valutare il prodotto sotto una luce differente, con i suoi pro e i suoi contro.
@ ufo.rob:
Cerca di capirmi ufo.rob: se ci mettiamo a pensare a come potrebbe essere il gioco, troveremmo forse mille modi per renderlo più longevo tenendo vivo l’interesse. Però io devo valutare quello che c’è, non quello che potrebbe esserci 😀
Vuoi giochi indie anche gratis che per la mia percezione reputo fatti bene? Prendi la serie di trilby di yathzee, link a wiki, non trovo i link ai download diretti: http://en.wikipedia.org/wiki/Chzo_Mythos
Storcerai il naso su quella grafica pixellata, eppure non è questione di quello, dei controlli, dei suoni o altro valutato in maniera singola: è la miscela che deve funzionare.
Giocaci e godi.
mamma mia. Fa davvero paura eh? Ma và. Da appassionato di horror (anche se più splatter per la verità) non posso che esserne deluso.
Gli splatter invece spaccano…
No che c’entra cherno, non è questione di cosa è meglio e cosa è peggio. Ho semplicemente precisato che sono un appassionato di horror anche se più per il genere splatter anni ’70 – ’80 – ’90, era solo una precisazione relativa alle mie preferenze che non voleva in alcun modo mettere a paragone il gioco con nient’altro. Semplicemente da appassionato di horror Slender manca di molte cose e non mi piace. Non so, ho visto il video di farenz e secondo me lui ha ragione. Poi boh qui la fate tanto lunga…
Eh va bè, la prossima volta zippiamo i messaggi, così sei più felice.
@ Cherno:
Guarda che anch’io ho scritto che valutando il gioco sul futuro prenderebbero tutti 10. Eri tu che interpretando “acerbo” come “gameplay da allungare” hai scritto “Perciò vi chiedo, visto che qualcuno ha parlato di acerbità versione 0.9.qualcosa eccetera eccetera, se il gioco fosse più lungo diciamo del doppio, sarebbe ancora interessante?” e io ti ho mostrato un controesempio (dopo un po’, perché in effetti all’inizio mi sembrava che avessi ragione). Io parlando di acerbo intendevo solo “ancora migliorabile” e non “allungabile” (mi rendo conto comunque che fosse ambiguo e mi scuso) e l’esempio era solo per dire che non è detto che allungandolo non sarebbe più interessante. Comunque anch’io sono d’accordo, il gioco va valutato come è, io non ho mai scritto che il gioco mi piace per quel che sarà o che mi aspetto grandi cose (ho solo una flebile speranza legata al sottotitolo aggiunto) e a me il gioco piace proprio per come è e io non ho detto che mi piace perché in futuro sarà fantastico, ma neanche il fatto che allungandolo non sarebbe più interessante come hai detto tu è rilevante (comunque credo con l’esempio di aver dimostrato che non sia necessariamente così). Comunque ripeto che mi scuso, l’argomento è uscito perché sono stato io a parlare di acerbo senza essere più chiaro.
I giochi da te consigliati li proverò, poi magari scriverò un altro commento, chissà se provando questi giochi da te consigliati mi straccerò le vesti urlando “Allora è vero che Slender fa schifo!!!” 🙂
@Cherno
1) Il gioco da te consigliato non c’entra niente, non sto dicendo che sia meglio o peggio non si può proprio fare il confronto (tranne sui gusti personali tipo “mi piacciono di più i punta e clicca”). In cosa si avvicinerebbe a Slender? secondo a me a niente (lasciando anche perdere la grafica cambiano già sistema di gioco e ambientazione) quindi forse Slender non è così banale come hai detto tu
2) Sul sito ufficiale ora c’è l’annuncio del gioco commerciale “Slender. The arrival” quindi alcune, ma SOLO ALCUNE delle tue considerazioni assumono una nuova luce ma solo se applicate al NUOVO gioco e non a quello di cui stiamo discutendo presentato dall’articolo. Invece alcune delle mie (il gioco è gratis e fatto da una sola persona) non potranno essere applicate al nuovo gioco visto che sarà a pagamento e a quanto pare in collaborazione con un altro studio quindi fatto da un gruppo di persone un po’ più esteso.
@Raiden
1) Slender ovviamente mira a spaventare il giocatore con l’atmosfera, i suoni e le apparizioni improvvise del mostro, quindi sarà anche vero che manca di cose che a te piacerebbero ma è anche vero che sicuramente è stato fatto apposta. Diciamo che il fatto che non ti piaccia perché non è il tuo genere non è molto rilevante, a me non piacciono i giochi di guida simulativi e sarebbe come se io dicessi che sono rimasto deluso da un gioco di guida simulativo perché mi mancano i power-up degli arcade (tipo Mario Kart o, per le moto, il famosissimo (?) Radikal Bikers).
2) Se tra le cose che mancano volevi vedere ad esempio il sangue di altri personaggi squartati dal mostro vedi il punto 1) se invece avresti voluto vedere quello del mostro leggi qui http://arsludica.org/2011/09/26/arsludicast-202-non-siamo-pavidi-perche-siamo-arsludici/comment-page-1/#comment-82869 ed è vero, se i mostri si possono uccidere non fanno più paura.
Sinceramente fatico ancora a capire come possa essere definito davvero terrificante un gioco completamente scriptato e privo di elementi casuali. Se Slender è come Amnesia, allora mi fido di chi ha detto: qualche minuto di spavento, e poi inerzia.
Io non conosco Amnesia ma sono sicuro che il paragone sia esagerato, questo non è un gioco completo al contrario di Amnesia.
Il gioco non è scriptato, magari tu l’hai provato ed è meno casuale di quanto ti aspettassi ma non è affatto completamente scriptato.
Può essere solo un bene se non lo è, lo proverò. Amnesia, con i nemici che scomparivano una volta evitati, permettendoti di andare in giro in lungo e in largo senza disturbo alcuno, dopo un pò diventava un insulto all horror più che un gioco horror.