[Anteprima] A Vampyre Story

Se c’è qualcuno che riesce a disegnare dei fondali da slogamento mascella, di certo è Mr. Bill Tiller. Protagonista indiscusso in gran parte del lavoro grafico fatto per The Dig, Indiana Jones e la Macchina Infernale e, soprattutto, Monkey Island 3 (Curse of), il fuggitivo LucasArts ha riversato tutta la sua esperienza e maestria in questo promettentissimo titolo.

A Vampyre Story A Vampyre Story A Vampyre Story A Vampyre Story

A Vampyre Story è un’avventura grafica punta e clicca classica, con menu a scomparsa (che ricorda molto quelli di Full Throttle e Monkey Island 3), fondali 2D e personaggi 3D, il cui concept nacque più di 10 anni fa. Tiller si trovava ai Caraibi, intento a studiare l’ambiente per realizzare i fondali di Monkey Island 3, il più accuratamente possibile. In quel luogo e in quei giorni vennero gettate le basi per il titolo in oggetto che venne messo da parte fino alla fondazione di Autmn Moon Entertainment, studio composto per lo più da ex dipendenti LucasArts devoti alle gloriose avventure della casa di San Francisco. Nel gioco impersoneremo Mona De La Fitte, sexy vampiressa imprigionata nel castello del barone Shrowdy Von Kiefer, suo rapitore, intenta a fuggire per tornare nella sua amata Parigi, in cui si esibiva come cantante d’opera.

A Vampyre Story A Vampyre Story A Vampyre Story A Vampyre Story

A Vampyre Story può confermare quel che sembra a tutti gli effetti la rinascita delle avventure grafiche punta e clicca di un certo livello, realizzate da gente competente, appassionata e soprattutto specializzata. Titolo che sicuramente spiccherà in mezzo alle numerose produzioni a basso costo e poco ispirate degli ultimi anni. E’ stato un progetto travagliato e che più volte ha rischiato di arenarsi per la mancanza di fondi e di un Publisher interessato (Tiller ha tenuto in vita il progetto per alcuni anni finanziando tutto di tasca propria), ma grazie alla passione e alla dedizione di queste persone, ormai è in dirittura di arrivo. Verrà pubblicato da Crimson Cow (a testimonianza dell’importantissimo ruolo che ha rivestito la Germania, nella rinascita delle AG in Europa e nel mondo) fra qualche mese e io lo comprerò a scatola chiusa.

Uscita prevista: Primo Quarto del 2008

Trailer ufficiale

Sito Ufficiale

24 commenti su “[Anteprima] A Vampyre Story

  1. I disegni sono stupendi, e il personaggio pare fondersi bene. Speriamo solo che non si debbano affrontare enigmi incomprensibili… c’e’ gente che non ha mai finito monkey island 2 per questo…chissa chi 😀

  2. Aggiungo che per i fondali è stata adottata una tecnica simile a quella che ho riscontrato in Odin Sphere (Action RPG giapponese per PS2), praticamente i fondali sono 2D ma danno sensazione di profondità, in quanto sono scomposti in pezzi e piazzati su un piano 3D a differenti distanze.

  3. Dal trailer si capisce che la colonna sonora sara’ strepitosa…ai livelli di Grim Fandango. Solo io giudico la colonna sonora importante quanto la grafica in un gioco del genere?

  4. Non sei per niente solo, la colonna sonora è fondamentale per il coinvolgimento e l’atmosfera. Purtroppo nelle avventure “moderne” c’è sempre l’incognita del doppiaggio che spesso può rovinare l’esperienza di gioco, cosa che capita principalmente con le localizzazioni italiane. Non nascondo che rimpiango un pò le avventure grafiche in cui dovevi leggere e dare tu stesso le voci ai personaggi, un pò come in un libro.

  5. Io mi riguardo ogni tanto la sequenza introduttiva di MI2 con le scimmiette che ballano, mi gasa troppo la musica 😀

  6. Segnalo immediatamente alla mia ex ragazza. Lei dovrebbe riuscire ad apprezzare più di quanto sappia fare io ^^. Poi lo proverò e magari sarà il primo passo con il quale mi avvicinerò alle avventure grafiche…nel mentre mi metto dietro la lavagna 🙂

  7. Se ne sente parlare da secoli, sarebbe ora che uscisse.. Carino il restyling grafico, lo preferisco al primo stile bidimensionale-cartoon tipo Discworld II. Sarà il fascino tenebroso della protagonista ma mi ricorda un po’ i titoli anni novanta basati su Elvira: Mistress of the Dark, ghghgh!

  8. Volevo segnalare che il doppiaggio originale ed il sound-design sono a cura della Bay Area Sound, ditta di sonorizzazione (anche questa composta da ex-Lucas) che ha già dato ampia mostra delle sue capacità con l’audio della Sam & Max Season One dei Telltale. Peccato che Tiller non abbia chiesto a Jared Emerson-Johnson di comporre anche le musiche, che per AVS sono a cura di un compositore che si chiama Pedro Macedo Camacho.

  9. Ciao Diduz. =)
    Il lavoro svolto per S&M:S1 lo trovo davvero di alta qualità, sia a livello compositivo, di intepretazione che di produzione. Questo Camacho non lo consco proprio, ma spero sarà all’altezza.

  10. Pure io sono fiducioso 🙂 Dopotutto è tutta gente ex Lucas. Però se poi brutto li spezzo tutti 😀

  11. Ho visto il filmato: tecnicamente fa … ehmmm… schifo 😀
    E’ vecchio di circa 10 anni. A me non importa, ma importa alle masse: basta leggere il forum di HwUpgrade per capire quanto poco lo stile ed il bel gioco interessi ai ragazzetti.

    Temo che questo potrebbe essere il loro ultimo gioco, se non lo sistemano un pochino.

  12. Lo voglio. Ogni volta che vedo giochi con una direzione artistica interessante (Okami, Folklore, e questo titolo, per esempio) mi sale una scimmia pazzesca addosso. E ho una gran nostalgia della avventura grafiche fatte in questa maniera. Lo prenderò sicuramente, e spero si riveli essere un buon prodotto. :sisi:

  13. Beh, alla fine i “videogiocatori” sono sempre persone, che si portano appresso tutti i loro difetti.

  14. In quanto “videogiocatori”, le persone dovrebbero riuscire a dare il giusto peso e sensatezza alla misura riposta nell’aspetto grafico. Vero che alcune considerazioni fanno francamente vergognare. Non si tratta di difetti, la vedo piuttosto come mancanza di onestà intellettuale. Si ostenta la propria superficiale conoscenza del mezzo, probabilmente limitata al proprio ambito lavorativo/formativo. 10 anni fa non sarebbe stato possibile proporre una tanto coerente integrazione fra 2D (ma che 2D!) e 3D. Oltre ai limiti tecnici e tecnologici viene del tutto sottostimata la caratura artistica e l’indole personale ed unica (ben intuibile dal character design). South Park ha successo nonostante sia “graficamente” vecchio di quarant’anni, gli spettatori televisivi hanno meno difetti dei videogiocatori? Sono ottimista, mi piace pensare che lì fuori ci sia ancora gente non del tutto anestetizzata o almeno capace di capire su cosa realmente vale la pena soffermarsi. Non si tratta di difetti ma di mancanze, non si contesta il neo sul gomito o il pelo dietro alla schiena…

Rispondi

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.