ArsLudicast 218: Playlist

 

Ripristinata la pace grazie al ritorno del tiranno dall’esilio, la cricca si rilassa e, complici le dure prove e la calura, si abbandona a una fresca e rilassata Playlist. Il quartetto ordinario composto da Simone Tagliaferri, un Matteo Anelli dal lessico collassante, Alessandro Monopoli e un Vittorio Bonzi accigliato ma magnanimo, assieme a Rudin Peshkopia, vi conduce con piglio trash e simpatia trasgressiva (in primis di ogni elementare norma di buon gusto) in un viaggio che parte dall’E3 e passa per gli ultimi titoli giocati, il tutto con sotteso il filo rosso di un appassionante viaggio nelle interiora di Bowser e dell’Uomo.
A voi il menu:

  • Commenti all’E3
  • Legend of Grimrock (PC)
  • Cat Physics (iOS)
  • Warlock: Master of the Arcane (PC)
  • Mario & Luigi: Viaggio al centro di Bowser (DS)
  • Alan Wake (PC)

Scaricate l’episodio:

 

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Brano in Apertura: tema di Aztec Challenge (C64) di Paul Norman, arrangiato ed eseguito da Alessandro Monopoli.

Brano in Chiusura: Bloody Tears (Super Castlevania 4) di Kinuyo Yamashita.

Vi ricordiamo che se volete assistere come ospiti al podcastproporre un argomento di discussione, farci tantissimi meritati complimenti e insulti (meritiamo entrambi), o proporre un arrangiamento al Monopoli, potete farlo contattandoci a: arsludicast@arsludica.org o redazione@arsludica.org, oppure utilizzando l’apposito thread sul forum.

Se volete inoltre contribuire al nostro progetto potete fare qualche acquisto sul nostro aStore, garantendoci una donazione senza alcun costo aggiuntivo per voi.

Considerazioni post-E3 2012

“Chi ha vinto l’E3?”

Ogni anno (o quasi) questo è l’interrogativo che addetti ai lavori – e non – si pongono… purtroppo ho l’impressione che in questa edizione 2012 sarebbe più opportuno porre il quesito in altri termini: “chi non ha perso l’E3?”.

È stata infatti, ahimè, una fiera all’insegna della disorganizzazione, delle idee confuse (per chi ce le ha), dei concept triti e ritriti.

C’è chi con soli tre franchise  – Forza, Gears, Halo – accumula un qualcosa come 12 uscite complessive nell’arco di una generazione: troppe, a mio modesto avviso, ma se van bene ai fan… e comunque, quell’Halo 4 che profuma di Metroid Prime potrebbe stupire, assieme ai 343 che ci stan dietro, un esercito di scettici. Per il resto, solito CoD e le ormai familiari applicazioni Kinect per le nuove leve: è il mercato che te lo chiede. Nemmeno una sillaba sulla next-gen. Eppure, nonostante il controllo vocale fosse una realtà già ai tempi del C64, Microsoft non ha perso.

C’è chi in qualche modo continua sempre a provarci, in particolare con i team interni. Contrariamente a Microsoft, Sony non sembra avere assi nella manica esclusivi per la stagione natalizia, a meno che quel Playstation All-Battle Royal  ispirato vagamente a Smash Bros non rappresenti una piacevolissima sorpresa, commerciale in primis. Per il resto, ahimè, Ueda ancora missing in action e Vita non pervenuta, ma pure qui basterà un CoD a far cassa in attesa di The Last of Us. Di PlayStation 4 neanche l’ombra. Eppure, nonostante quel volante ufficiale per Move sembri uscito da un film di Batman, Sony non ha perso.

E poi c’è… no, mi correggo: si sperava che ci fosse. Dopo la nebulosa presentazione di Wii U dell’anno scorso, l’annuncio a sorpresa di una conferenza interamente dedicata ai suoi giochi (neanche vero poi, dato che si è parlato anche di 3DS) , ma soprattutto dopo il parziale mea culpa di Iwata di poche settimane addietro era lecito attendersi molto di più sul versante terze parti. Appurata l’inspiegabile assenza di qualsivoglia materiale di team interni come Retro Studios, ci ritroviamo invece con una macchina che, salvo rarissime eccezioni (su tutte sicuramente Rayman Legends, al momento annunciato come esclusiva, e il gioco di PlatinumGames che però è pubblicato da Nintendo) come punta di diamante offre… giochi che escono grossomodo in contemporanea a PS3/Xbox360?! Un calcio di rigore al 90′ e a porta vuota, incredibilmente sparato alto. Nintendo, questo E3 2012, l’ha proprio perso. E adesso la strada appare in salita. Ma staremo a vedere™.

Le sigle del Monopoli #17 – Anna

Anna Dreampainters

La sigla della puntata 217 innalza le sorti di quella che sarà ricordata come la puntata di ArsLudicast più fuori controllo in assoluto.

Ascoltate la sigla e poi fermatevi, chiudete tutto, riponete le cuffie.
“Datemi retta, la vostra vita dipende da questo: non ascoltatela! Ascoltatela e morirete! Vi faranno cadere nel gorgo più velocemente di quanto possiate credere! Non riprendete quelle cuffie! Non premete play! E non ascoltatela! Non siate ingenui, non ascoltatela! Buona fortuna!”*

*Riadattamento della puntata Blink della serie Doctor Who.

Buon ascolto (della sigla)

http://www.youtube.com/watch?v=Wn39AnBQSr4

Info su “Anna”:
http://dreampainters-anna.blogspot.it/

I Dreampainters annunciano Sine Requie Anno XIII

Roma, 11 Giugno 2012 – In attesa dell’imminente pubblicazione di “Anna”, Dreampainters è fiera di annunciare di aver avviato una collaborazione con Leonardo Moretti e Matteo Cortini per la realizzazione del videogame ufficiale del loro premiato gioco di ruolo: “Sine Requie Anno XIII“.

Ambientato in un dopoguerra alternativo, in cui i Morti si sono alzati dalle tombe rivoluzionando l’assetto politico dell’intera società mondiale, Sine Requie è un gioco dalle tematiche mature e profonde, dove i contrasti morali e le scelte difficili dettate dalla necessità di sopravvivere la fanno da padrone. Il protagonista si muoverà nella Roma del Sanctum Imperium, la capitale di un regno teocratico governato con pugno ferreo dal papato.

È con grande soddisfazione che annunciamo di poter realizzare un videogioco tratto da Sine Requie Anno XIII e collaborare con due persone brillanti e creative come Matteo e Leonardo.
dice Simone Tagliaferri, game designer di Dreampainters.

Ebbene sí! Nonostante il parere contrario dei nostri psichiatri ci sentiamo ferocemente pronti per questa nuova avventura! E i vermi nelle nostre orbite non vedono l’ora di scrutare le prime immagini del gioco! Quindi si parte! Nessuna speranza. Nessuna tregua. Solo cieca ferocia.
Dicono Matteo Cortini e Leonardo Moretti

Scheda
Titolo di lavorazione: Sine Requie
Piattaforma: PC
Sviluppatore: Dreampainters
Genere: Avventura / Gioco di ruolo
Periodo d’uscita previsto: seconda metà del 2013

Dreampainters’ official Blog: http://dreampainters-anna.blogspot.it/
Sine Requie Anno XIII official page: http://site.asterionpress.com/giochi_sine_requie.php
Sine Requie on Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Sine_Requie

Concept artwork di Andrea Meloni

Intervista a Kevin Cerdà Pérez

(A cura di Carola Cudemo)

 

Oggi sulle pagine di Ars Ludica intervistiamo il giovane sviluppatore catalano Kevin Cerdà Pérez, direttore di BeautiFun Games, creatore di The Creature e soprattutto di Nihilumbra, un nuovo gioco per iOs che uscirà a breve.

Bando alle ciance dunque, e sentiamo direttamente cos’ha da dirci il diretto interessato!

 

Cominciamo con la canonica domanda introduttiva: presentati ai nostri lettori parlandoci un po’ di te!

Piacere a tutti, sono Kevin Cerdà, da Barcellona! Lavoro nell’industria dei videogiochi da un paio d’anni e ho partecipato a diversi progetti. Oggi sono uno sviluppatore indie, anche se in passato ho fatto parte di un progetto tripla A. Per ora ci sono due giochi interamente diretti da me: The Creature e Nihilumbra. (The Creature, un progetto studentesco realizzato senza fondi, può essere scaricato gratuitamente dal suo sito ufficiale:  http://thecreatureproject.wordpress.com/)
Assieme ad alcuni amici e parte della squadra di The Creature abbiamo poi fondato BeautiFun Games e iniziato a lavorare su Nihilumbra, un gioco per iOS davvero originale che uscirà a breve.

 

Un progetto AAA dici? Di che si tratta?

Mi spiace, ma non posso dire più di tanto. Dirò solo che era qualcosa di grosso per Xbox Live e io ne ero il game designer. Sarebbe stato veramente fico, ma all’ultimo step della negoziazione il budget non fu approvato. Peccato, avevo lavorato sodo su quel design ed ero proprio fiero di esser riuscito a mettere molto del mio tocco personale nel suo gameplay.

 

E quale sarebbe questo tuo tocco personale? Cosa rende i tuoi giochi speciali?

Be’, cerco sempre di fare un mix tra concetti che dovrebbero essere opposti. Vecchio e nuovo, per esempio, o casual e hardcore. Anche se alla fine non credo esistano giocatori “casual” e “hardcore”. Penso che l’unica differenza tra giocatori sia il loro livello di esperienza e  il loro interesse per il medium. Io faccio giochi per chi ne è davvero interessato. Ovviamente, se qualcuno ha appena scoperto il mondo dei videogiochi necessiterà di meccaniche più semplici rispetto a chi gioca sin da bambino.

Quando ho cominciato a giocare, i controllers avevano due o tre bottoni e un D-pad. Poi le cose son diventate sempre più complesse. Oggi c’è un sacco di gente che si interessa ai video games, ma magari non capiscono i giochi “hardcore”, e si annoiano a morte con le tipiche meccaniche “casual” di far scoppiare palloncini colorati.

Ecco perché voglio rivoluzionare la storia dei videogiochi, prendendo semplici meccaniche “vecchia scuola” e unendole a nuove possibilità che erano impossibili da implementare all’epoca, come la grafica 3D, i dispositivi touch, il multiplayer online, ecc! Faccio di tutto per creare giochi innovativi che regalino nuove esperienze, ma abbiano anche un tocco di nostalgia e possano divertire chiunque voglia provarli.

 

Torniamo al tuo primo gioco: The Creature. L’avete rilasciato gratuitamente, giusto?

Sì. Come ho detto poco fa, è un gioco creato da studenti, l’abbiamo fatto per imparare e per sfidare noi stessi. Di solito gli studenti realizzano delle piccole demo, siccome creare un gioco completo è un compito decisamente difficile. Sapevamo che nessuno ci aveva provato prima in un qualche corso qui in Spagna, e infatti… i nostri professori ci avevano raccomandato di produrre giusto una demo carina, della durata di dieci minuti circa… ma ci siam messi sotto a lavorare e siamo riusciti a finire un gioco vero e proprio, con tanto di storia, bosses, rigiocabilità, Easter eggs… ne eravamo talmente entusiasti che volevamo condividerlo con tutti quanti, così decidemmo di rilasciarlo gratis.

Il gioco continua ad essere scaricato quotidianamente ed è una bella soddisfazione per noi. Chissà… magari se un giorno troveremo un modo per finanziarlo, potremmo anche ricreare una versione di The Creature più grande, più bella, più tutto!

 

Video di The Creature: Link

 

Hai mai considerato il crowdfunding?

Talvolta considero la possibilità del crowdfunding. Ogni giorno escono un sacco di progetti nuovi, e pare che molta gente inizi a usare questo sistema per finanziare roba interessante… ma è anche vero che, spesso, progetti che non sono basati su qualche franchise ben noto, o in cui non sono coinvolte persone famose, tendono a non riscuotere un gran successo… forse è un po’ troppo presto per me buttarmici!

 

Video di Nihilumbra: Link

 

Veniamo a Nihilumbra: perché avete deciso di svilupparlo per dispositivi iOS?

In realtà non è stata affatto una scelta. L’Apple Store ci offre un sistema sicuro per fornire ai nostri clienti il nostro gioco, ed è praticamente l’unica via fattibile per una compagnia con pochi fondi a disposizione.

Sviluppare per le consoles è davvero costoso, e il nostro progetto deve essere prima approvato da Sony, Microsoft o Nintendo per essere lanciato. Ci sono altre possibilità come PSN, DSiWare o Xbox Live, ma l’Apple Store è chiaramente il più facile da cui cominciare. Inoltre, siamo solo in cinque qui a BeautiFun Games, e per fare qualcosa di competitivo abbiamo dovuto focalizzarci sullo sviluppo. Unity3d ci ha permesso di cominciare a lavorare fin dal primo giorno sul gioco e, nel caso, in futuro sarà facile da trasportare su altre piattaforme.

 

Dicci di più su Nihilumbra. Come lo descriveresti?

Nihilumbra è un gioco serio e complesso ma dalle meccaniche semplici. È stato progettato per dispositivi touch, pertanto la complessità del gioco non si basa sui riflessi o sul tempismo. Potrebbe sembrare un semplice platformer, ma è qualcosa di totalmente differente. Devi fermarti a pensare per riuscire a risolvere i puzzles che incontrerai. Le sue fonti d’ispirazione sono giochi come Abe’s Oddysee, Prince of Persia, Heart of Darkness e Another World.

La trama e l’estetica del gioco sono radicalmente diverse da ciò che normalmente si trova sull’Apple Store. Tutto sembra triste e desaturato. Il gioco riguarda l’affrontare un destino inevitabile. Il protagonista principale è maledetto e un’enorme massa – Il Vuoto – gli dà la caccia. La sua è una fuga senza scampo che nel contempo condanna alla distruzione i luoghi che si visiteranno, poiché “Il Vuoto” distrugge tutto ciò che tocca mentre avanza.

Per sopravvivere, bisognerà imparare ad usare i colori per cambiare il mondo circostante. Dipingere l’ambiente ne cambierà la fisica, permettendo di scivolare a grandi velocità, rimbalzare sulle pareti, appiccicarsi al soffitto e molte altre proprietà differenti. È un gioco che potrebbe sembrare facile all’inizio, ma diventerà una vera sfida anche per i giocatori più esperti!

 

Non credi sia rischioso lanciare un gioco così diverso dalla media, quando le altre compagnie sviluppano giochi più immediati?

Ogni giorno escono migliaia di apps sull’Apple Store. Ci sono un sacco di cloni di prodotti di successo, un sacco di giochini con meccaniche trite e ritrite, e un sacco di animaletti pelosi e sorridenti da coccolare, nutrire con ortaggi o mettere nelle fattorie.

Noi pensiamo sia meglio provare qualcosa di più rischioso, ma che svetti sulla massa, piuttosto che fare qualcosa di più popolare, che però verrà sicuramente fagocitato dal flusso incessante di nuove offerte simili. Se cerchi di piacere a tutti, alla fine non accontenterai nessuno.

Il nostro scopo è far divertire, e abbiamo creato un gioco che anche a noi, da giocatori, piacerebbe giocare.

 

Ultima domanda! Pensate di rilasciare Nihilumbra anche su altre piattaforme?

Ci piacerebbe portarlo anche su Android e PC, ma tutto dipenderà dalle vendite sull’Apple Store. Non abbiamo abbastanza budget per iniziare il porting adesso, se però il pubblico ci premierà, faremo del nostro meglio per renderlo disponibile ovunque possibile.

 

Grazie per il tempo dedicatoci. Buona fortuna con Nihilumbra e i tuoi progetti futuri!

Di nulla, anzi, grazie a voi, è stato un vero piacere!

 

Nihilumbra sarà disponibile sull’Apple Store a giugno 2012. Sito ufficiale: http://www.beautifungames.com

Un piccolo tributo a Ray Bradbury

“Offri al videogiocatore sfide che si possano vincere toccando appena i tasti del joypad, o muovendo le levette in modo inconsulto o partecipando a quick time event guidati. Riempi i loro crani di notizie e storie non combustibili e seriali, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d’essere veramente bene informati. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perché fatti di questo genere sono sempre gli stessi. Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la filosofia o la sociologia affinché possano pescare con questi ami fatti ch’è meglio restino dove si trovano. Con ami simili, pescheranno la malinconia e la tristezza.”

Parafrasi di un passaggio di Fahrenheit 451

ArsLudicast 217: Quel gran pezzo dell’Ubalda

Siamo veramente brutta gente. Invitiamo delle donne al podcast e le facciamo parlare di molestie online, porno e seste di reggiseno.

Simone Tagliaferri, Matteo Anelli, Alessandro Monopoli, Rudin Peshkopia e Jeemee, insieme alle due ospitesse Sara Pascale e Erika Trombini (nota anche come Moglie di Fleym) provano a parlare di sesso, amore e videogiochi, prima che Monopoli ed il Tagliaferri buttino tutto in vacca coi loro ormoni in HD. Senza che il nostro Bonzo di Riace possa fermarli, essendo assente.

Insomma cosa ne pensa l’altra metà del cielo di quella striminzita e un po’ triste parte romantica del videogioco? Che immagine hanno le donne delle donne dei videogiochi? Siete stati mai molestati online? Ve la siete mai cercata? Lo sapevate che Monopoli era Jessica80? Perché la parte più interessante della puntata è quella in cui si parla di persone che fanno zozzerie, invece che di videogiochi che hanno a che fare con l’amore o il sesso? E’ così difficile creare personaggi femminili che non siano donne-oggetto pensate da un maschio?

Se pensavate che le donne avessero una visione diversa della parte romantica dell’universo videoludico, beh… un po’ vi sbagliate: camionisti inside!

Scaricate l’episodio:

 

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Brano in Apertura: brano misterioso tratto dalla colonna sonora di Anna, arrangiato ed eseguito da Alessandro Monopoli.

Brano in Chiusura: Make the Leap (Eternal Sonata), di Motoi Sakuraba.

Sottofondo del fuorionda: LOL-a-Buy, di Bienoise.

Radiazione cosmica di fondo: arrangiata ed eseguita dal Big Bang.

Vi ricordiamo che se volete assistere come ospiti al podcastproporre un argomento di discussione, farci tantissimi meritati complimenti e insulti (meritiamo entrambi), o proporre un arrangiamento al Monopoli, potete farlo contattandoci a: arsludicast@arsludica.org o redazione@arsludica.org, oppure utilizzando l’apposito thread sul forum.

Se volete inoltre contribuire al nostro progetto potete fare qualche acquisto sul nostro aStore, garantendoci una donazione senza alcun costo aggiuntivo per voi.

Nota: continuiamo a sperimentare l’utilizzo di Wuala, stavolta per tutti i download e fin da subito, fateci sapere se avete problemi (se invece volete aprire anche voi un account, indicateci come referral cliccando qui per qualche beneficio temporaneo di spazio extra sia a voi che a noi).