Uscito il sesto episodio del podcast de Il Tentacolo Viola.

C’è chi assicura che l’ascolto di questo podcast curi l’impotenza. Quindi potevamo evitare di segnalarvi l’uscita del nuovo episodio? Assolutamente no! Scaricate e trombate!
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Nel periodo più avaro di notizie che storia ricordi nel fantastico mondo viedoludico, Davide, Andrea e Gianluigi invitano al cospetto del Tentacolo il “giocatore-singolo-ma-coopertivo” Ferruccio Cinquemani per insultare, dalla svezia con amore, i media generalisti, Facebook e chi rivuole a tutti i costi un remake di Final Fantasy VII.Ma perchè i quotidiani ce l’hanno tanto con i viggì? E se sognate di correre, vi muovete? Dante dopo aver messo a ferro e fuoco l’inferno esce a “riveder le stelle” con una tipa mezza nuda al suo fianco? Perchè ci tologno le zozze dall’iPhone?
Questi e altri improbabili quesiti nel sesto episodio del Podcast del Tentacolo Viola.
Scarrricate e ascoltate!

PS: SPOILER WARNING. La direzione segnala alcuni spiler durante la rubrica “Giochi giocati” e per la precisione:
Dal minuto 1:14:23 al minuto 1:14:40 spoiler su bioshock 2
dal minuto 1:24:03 al minuto 1:24:31 spoiler su Dante’s Inferno
Dal minuto 1:25:32 al minuto 1:26:12 mega-spoiler su Dante’s inferno (si racconta il finale)

Videogiocatore avvisato…

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Backdoor Man

Sviluppato da Grundislav Games | Piattaforme: PC | Pubblicato nel 2009 | Sito ufficiale

Backdoor Man è una piccolissima avventura grafica gratuita che si gioca in mezz’ora e che è stata realizzata per una competizione dedicata al tema dei giochi per adulti. In realtà c’è poco da giocare e basta qualche click nei punti giusti per andare avanti. Si tratta comunque di un esperimento interessante per il suo trattare un tema pruriginoso in modo intelligente e per nulla retorico. Il gioco inizia con il protagonista, un escort maschile, seduto a un bancone di un bar dove, parlando con il barista e sorseggiando qualche drink di troppo, finisce per parlargli del suo lavoro raccontandogli tre storie diverse riguardanti tre clienti: una donna giovane, una donna anziana e un uomo.

Con gli scarsissimi mezzi a disposizione, gli sviluppatori sono riusciti a descrivere una borghesia che vive in case di lusso ma che è perennemente insoddisfatta e alla ricerca di qualcosa di diverso. Così abbiamo la giovane donna che cerca l’emozione del sesso mercenario, ma che sembra più interessata a parlare che a fare, la vecchia che vuole andare subito al sodo lasciandoci le penne e il marito tutto casa e lavoro che approfitta dell’assenza della moglie per provare qualcosa di diverso. Tutti i personaggi vivono in case ampie e arredate con gusto moderno tipicamente americano. Tutti sembrano rifiutare la loro vita fatta di una sessualità repressa e incapace di esprimersi fuori da certi canoni sociali. Con buona sapienza narrativa, il finale ricongiunge le storie raccontate dall’uomo con un colpo di scena niente male in cui viene svelata per la prima volta la sua vera identità.

Non c’è niente di stupefacente in Backdoor Man, se non il fatto che riesca a essere narrativamente più compiuto della maggior parte dei giochi commerciali che si vantano del loro lato narrativo. I limiti della realizzazione sono evidenti, ma quello che conta è la dimostrazione che anche i videogiochi possono affrontare certi temi senza scadere nello stucchevole e senza pagare pegno per la loro natura videoludica. Basterebbe un po’ di volontà in più e la capacità di pensare a una fascia di pubblico differente da quella che cerca soddisfazioni ormonali sopra a ogni altra cosa.

Articolo pubblicato originariamente su Babel 17

Alpha Protocol – Nuove immagini e packshot di tutte le versioni

La Sega, per festeggiare l’annuncio ufficiale della data di uscita del gioco (28 Maggio 2010), previsto per PC, Xbox 360 e PS3, ha rilasciato una carrettata di nuove immagini.
Per chi non lo conoscesse, ricordiamo che Alpha Protocol è un gioco di ruolo d’azione con ambientazione nel mondo dello spionaggio realizzato da Obsidian, ex-Black Isle, a cui dobbiamo l’ottimo (e buggatissimo) Neverwinter Nights 2.


[Diario] Spazio, ultima frontiera (e non solo)

Insomma, eccomi qua con un altro diario videoludico. Mentre mi sbattevo in ogni modo possibile per preparare la controversa recensione di Mass Effect 2, spendevo parte del mio restante tempo ludico nei panni del capitano Orlen della nave USS Vesperia, su Star Trek Online.

Accompagnato dal capitano Monops della USS Pazuzu, ci siamo avventurati senza troppa fretta in questo MMOG abbastanza fuori dal comune.

Devo dire che l’impatto iniziale non è stato male. Da quando ho installato la prima beta di Guild Wars sono sempre stato un fervido sostenitore dei giochi massivi in cui ci sia una storia coerente e duratura per tutta la “carriera” del personaggio. Essendo un giocatore “atipico” che non ama affannarsi verso l’endgame per poi far sempre le stesse quattro cose, per me è fondamentale un MMOG che sappia portarmi dove vuole arrivare mantenendomi interessato.

Non c’è male anche se, molto stupidamente, i primi tier di navi sono abbastanza noiosi da pilotare, vista la bassa scelta di equipaggiamento e, quindi, di strategie possibili. La musica cambia (e molto in meglio) dopo i primi dieci livelli. Nonostante tutto, il gioco sta crescendo molto bene e sin’ora, tranne per tutta la zona di Memory Alpha, non ho di che lamentarmi.

Il PVP è sufficientemente complesso, anche se un po’ inconcludente (per analogia, non è molto diverso dai battlegrounds di WoW), ma Cryptic sembra volervi porre rimedio, proponendoci proprio l’altro giorno una survey sulle feature future in cui si parla di conquista territoriale fatta tramite PVP.

Dynaverse redivivo? Speriamo!

Di tenore del tutto diverso la mia esperienza con Breath of Fire II su GBA. Dopo aver giocato al primo un paio di anni fa ed esserne rimasto soddisfatto (in particolare perché durava il giusto), mi sono fatto attirare dalle sirene che descrivevano il sequel come una fedele riproduzione della versione SNES, cosa che probabilmente è vera. Il problema più grosso, però, è la traduzione malconcia (fatta di abbreviazioni, a tratti incomprensibili) e una qualità generale del gioco che oscilla tra lo scadente ed il noioso. Probabilmente è solamente un RPG invecchiato molto male (ricordiamo che la sua prima edizione è del 1994) e che non è riuscito ad attualizzarsi con le modifiche ristrette al gameplay della versione GBA.

Per lo meno in futuro potrò giocare a Breath of Fire IV senza troppi problemi o curiosità sui precendenti episodi.

Per ora, però, basta RPG: il prossimo gioco sospeso (da otto mesi) da liquidare è l’ottimo Fire Emblem: The Sacred Stones, sempre per GBA.

I Fire Emblem sono l’opposto dei Breath of Fire: strategici un po’ rigidi ma comunque attualissimi, con delle storie trascinanti e dettagliate, di quelle che non vedi mai l’ora di sapere come vadano a finire. Ne parleremo tra qualche giorno.

Se solo eliminassero la morte permanente dei seguaci, il mondo sarebbe un posto migliore.

Champions Online: espansioni gratuite

Con una mossa che sorprende poco (praticamente solo Blizzard, Turbine e Sony continuano a far comperare le espansioni ai loro abbonati), nell’ultimo State of Game, Bill Roper ha fatto sapere che anche Cryptic intraprenderà la strada delle espansioni gratuite per Champions Online.

L’imminente Revelation, quindi, sarà disponibile tramite un aggiornamento online per la metà di Marzo.

La scelta non è da interpretarsi né come una mossa disperata né come un segno di poca fiducia nel successo del gioco: ad una domanda diretta Cryptic ha risposto che a breve uscirà anche uno scatolato “aggiornato” per chi preferisce avere una copia fisica del gioco.

La logica dietro la decisione è simile a quella del pricing degli abbonamenti: Cryptic è conscia che per gli utenti è economicamente difficile mantenere più abbonamenti aperti e che l’impostazione dei loro titoli li rende preziosi come giochi secondari. Da qui la scelta di non oberare gli utenti con spese eccessive.