La crisi è arrivata anche nel pixelloso e vettoroso mondo dei videogiochi. Ce ne accorgiamo poco perché i mondi virtuali sono così distanti che è difficile metterli in correlazione con il mondo reale. Eppure la Microsoft è costretta a licenziare dipendenti e a chiudere lo studio che si occupava del glorioso Flight Simulator, notizia passata nell’indifferenza generale ma che meriterebbe una riflessione approfondita (anche perché pare che il brand sopravviverà, ma verrà dirottato sull’Xbox 360…), visto che a morire è stata una delle serie più antiche del mondo dei videogiochi, che manteneva in vita il settore delle simulazioni (e tutto ciò che gli ruota intorno, periferiche improbabili comprese). Una specie di ultimo dei Mohicani che se ne va improvvisamente.
Quasi contemporaneamente SEGA annuncia la morte di nuovi IP che non vedranno mai la luce. Stessa cosa aveva fatto EA qualche tempo fa. Insomma, l’economia in crollo sta mietendo vittime anche nel nostro mondo dorato, vuoi perché una multinazionale è tale solo se partecipa al sistema economico in cui opera e vuoi perché nonostante tutto anche le migliaia di mondi videoludici esistono solo grazie a un mondo di riferimento, che poi è quello reale.
Nei giorni scorsi era stata la Sony ad annunciare tagli a causa di perdite raddoppiate rispetto a quanto preventivato (e non addebitabili soltanto allo sfacelo PS3). Ben 16.000 persone lasciate a casa.
Ma a stupire non è tanto il fatto che la crisi colpisca anche un settore florido come il nostro, fatto che possiamo tranquillamente inscrivere nella sfera dell’ovvio. Quello che lascia interdetti è la reazione dei videogiocatori davanti a una situazione che va configurandosi sempre più drammatica. Sì, proprio loro (noi).
Leggete i commenti a questa notizia.
Per ora evito di commentare. Vediamo cosa esce fuori nei commenti al post, anche perché a caldo mi vengono in mente soltanto affermazioni prevedibili.
Foto di: Silenus81
Se ti lasciano interdetto i commenti dei fans SEGA che preferiscono i seguiti alle nuove IP, allora significa che non sei uno di loro. Un fan SEGA si aspetta prima di tutto che vengano portati avanti i brand storici della casa di Sonic (un po’ come i nintendari) ma soprattutto il fan medio SEGA prega ogni notte per avere Shenmue III.
Io prego ogni notte.
In generale invece è davvero triste il fatto che in questo mercato, tentare qualcosa di nuovo significhi rischiare di licenziare personale, o ancora peggio il dover chiudere i battenti.
di questo post mi ha colpito una cosa, ma magari ce l’ho vista solo io, e cioè il fatto che una generale inquietudine nel mondo reale, renda meno frequente l’attività ludica.
mi spiego. se qualcosa nella mia vita non va o sono angosciato, difficilmente riuscirò a lasciarmi andare a un mezzo che richiede tante ore e molta disposizione a perdersi, a lasciare da parte i pensieri. se temo pe ril mio lavoro, fosse anche solo uno spettro di pensiero, non so se me ne starei la sera su The Witcher.
certo, qualcuno potrebbe obiettare che è una fonte di oblio momentaneo, ma l’esperienza personale mi ha dimostrato negli anni che molte persone, anche nettamente diverse tra loro, non riescono a giocare o a giocare molto nei periodo di ansia e/o depressione.
in questo senso, un vecchio IP che torna, potrebbe quasi funzionare da ancora di sicurezza. gioco con qualcosa che mi ricorda il passato e che è simbolo di garanzia e continuità.
sry per il lungo post.
Poi qualcuno si chiede perché la SEGA sia praticamente in ginocchio, quelle persone lì le hanno educate loro ad essere così. Idem per EA.
Non vorrei ripetere le solite cose, ma…
-questa è una crisi finanziaria prima che industriale: le tecnologie ci sono, le materie prime anche; ciò che manca sono i soldi investimenti.
-Un settore come quelle videoludico, se ci riflettiamo un attimo, dovrebbe essere molto più colpito: maggiore èla forbice temporale tra la richiesta dei finanziamenti e il guadagno dell’azienda, maggiore è la probabilità che la banche chiedano un rientro immediato del fido (credit crunch). Stranamente però soffre di più il settore tessile e manifatturiero.
-il credit crunch ha fottuto i Factor 5:Nintendo ha bloccato lo sviluppo di Kid Ikarus Wii delusa dal lavoro di Eggebrecht & co. e loro sono risultati privi di garanzie.
-I manager stanno approfittando della crisi per nascondere la loro incapacità: molto probabilmente finora hanno presentato bilanci falsi e mancato parecchi obiettivi; adesso possono ammettere fatturati scarsi senza assumersene la responsabilità.
-Non è credibile che EA aumenti il fatturato e contemporaneamente licenzi.
-Un credit crunch massiccio potrebbe portare il settore a “casualizzarsi” ancor di più, segando progetti AAA troppo rischiosi in favore di giochini insulsi che possono mettere una EA o Ubisoft al livello di una start up.
Per quanto concerne Sega per me è morta col Dreamcast. Dopo se ha pubblicato qualcosa di sufficente è stato per caso. Ma da retrogamer preferisco sviluppi nuove IP piuttosto che continuare a spalare merda sul suo glorioso passato (Shinobi, Golden Axe, Altered Beast docet).
@Coolcat al contrario, io giocherei di più proprio per allontanare la tensione di un momento lavorativamente stantio. Un minimo di relax per affrontare con serenità problemi reali e impegnativi non me lo posso negare.
Le nuove IP di Sega (Valkyria Chronicles su tutte) sono state decisamente buone per ora. Capisco il desiderio dei fan di volere qualche seguito fatto come si deve (Shenmue 3 su tutti, o magari un Sakura Taisen next-gen, o un Jet Set Radio) ma penso che l’importante è che nei progetti sui quali stanno lavorando ci stiano comunque mettendo cura e impegno, e direi che per ora lo stanno generalmente facendo. Tra l’altro Sega vanta ancora diversi designers e sviluppatori di notevole esperienza fra le proprie fila (vedi il team di Valkyria Chronicles, lo stesso di Skies of Arcadia e Sakura Taisen), ed è un peccato sapere che a causa di questa crisi parte dei loro progetti su nuove IP siano stati troncati.
Devo assolutamente quotare una frase di Fleym (tutto il post lo meriterebbe, ma a questa bisogna assolutamente dare evidenza):
-I manager stanno approfittando della crisi per nascondere la loro incapacità: molto probabilmente finora hanno presentato bilanci falsi e mancato parecchi obiettivi; adesso possono ammettere fatturati scarsi senza assumersene la responsabilità.
Mah..il punto non sono le nuove IP o le vecchie IP. Il punto è che non ci saranno fondi per seguirle entrambe. Ma la gente che ne deve sapere? A loro basta che arrivi il messia nuovo shenmue,…
mah… io non farei troppe considerazioni a partire dai messaggi di un forum di MP. Molta gente scrive per sgranchire le dita.
@LR
stavo pensando la stessa cosa, ma ho paura che quegli utenti rappresentino una grossa fetta di pubblico. quello che non ho mai capito è se sono molto giovani o molto poveri di spirito.
@Coolcat Mah, non so, sicuramente sono molto rumorosi nelle cose che dicono. Sulla rappresentatività non mi sbilancerei 🙂 (sono un ottimista).
cit. di Fleym
“che possono mettere una EA o Ubisoft al livello di una start up.”
E ti sembra male?
Per me IP significa “Internet Protocol”… Qualche anima pia (o anche dannata) può spiegare a un ignorantone come me cosa si intende?
…Grazie…
=DuM3D0
8)
Intellectual Property.