Quella che vedete non è un’edizione particolare del gioco, ma la copertina dell’ultimissima edizione americana della Divina Commedia. Ok boys, il messaggio è chiaro: Dante spacca i culi. Il bello è che è ancora la versione tradotta da Henry Wadsworth Longfellow e pubblicata nel 1867. Mi chiedo cosa vogliano ottenere. Vendere il libro incitando il lettore a scoprire le differenze con il videogioco? Già immagino i “fuck Virgilio” e i ragazzini in ansia che sperano che Dante estragga una spada rotante per distruggere la porta dell’inferno gridando “time to kick ass”. Oppure vogliono nobilitare il videogioco accostandolo all’opera di cui francamente sembra aver ripreso solo il titolo? Magari vogliono convincere qualche genitore che non sta acquistando un action rozzo e ignorante, ma una colta riduzione di un classico della letteratura mondiale? Chi può dirlo… comunque se mi capitasse mai di sviluppare un videogioco, ci infilo dentro una versione troiereccia delle piccole donne, promesso.
Fonte: Joystick
Senza parole.
Penso che l’Inferno ci sia come bonus (magari nemmeno commentato e quindi saranno un centinaio di pagine massimo), poi parleranno del gioco. Almeno mi par di capire dalla quarta di copertina…
..mmh, mi sa che hai ragione StM: l’Inferno è quasi una sorta di plus per giustificare tutto il resto.. mah!? O_o
Ma forse non si tratta del volumetto inserito nell’edizione speciale del gioco? Non andranno mica in libreria con una roba del genere…
note per la comprensione: questo libercolo contiene esclusivamente l’inferno, con l’aggiunta di qualche paginetta che parla del gioco. ah, senza testo italiano a fronte, è ovvio. negli estados unidos pubblicano regolarmente l’inferno “a sé”. il publisher è una casa che pubblica esclusivamente zozzerie e fumetti e secondo me la fa arrivare davvero in libreria
(ed è la traduzione di longfellow perché è nel public domain. free money!)
è di pubblico dominio, ma è anche la più celebre e la più ‘classica’.
A me Dante sta sulle palle(capirete, sono Genovese), ma quando ho provato la demo di Dante’s Inferno mi sono sentito offeso.
E ora, come se non bastasse lo scempio videoludico, pure il libro in cui l’inferno diventa “l’opera che ha ispirato il gioco!”, come se si trattasse di un libro di Moccia.
Puah!
Quando sul gioco ritengo non si possa dire nulla, posso essere daccordo con il fatto che un’edizione della divina commedia con la copertina del gioco sia una scelta pessima. In primo luogo perché se anche il gioco prendere libero spunto, non vuole essere una trasposizione del cartaceo, come capita spesso a film (anche con risultati discutibili, ma con quella intenzione) che poi portano anche ad una riedizione con diversa copertina dell’opera da cui sono tratti.
Io penso vada diviso il gioco, che qualitativamente sembra buono, da tutto lo schifo che sta dietro al marketing che riesce a partorire certe cose. Non vorrei che il gioco ne perdesse per via di un odio mal diretto.
non so se “sul gioco non si possa dire nulla”. è una brutta copia di god of war, con grafica più semplice e una realizzazione altrimenti competente. qualitativamente sembra buono se non prendi in considerazione la diretta concorrenza, altrimenti si rivela come “qualitativamente mediocre”. per non parlare della storia ridicola e infantile, addirittura più infantile e ridicola di quella di god of war (per puro caso, però. non è che quelli di sony non si siano impegnati)!
comunque è giusto che il gioco ci smeni per un “odio mal diretto”. il gioco è un pezzo importante di tutto questo carrozzone buffonesco ed è giusto punirlo perché queste operazioni cretine non si ripetano. abbiamo una responsabilità e ce l’ha anche EA. ognuno si faccia carico delle sue.
(che poi, avrà successo lo stesso. i bimbiminchia imperano, sempre)
Beh i bimbiminchia giocano anche a God of War, non è che dal punto di vista del gioco faccia molta differenza di popolazione. Il fatto che un God of War abbia una certa qualità non rende per forza brutto un suo emulo, ricordando che a sua volta God of War è emulo di ciò che l’ha preceduto (DMC per primo).
Che poi vada punito un certo comportamento mi sta bene, ma non vorrei che la morale finale sia quella di non poter prendere spunto da opere perché considerate intoccabili, questo sarebbe un errore. Qui il danno è stato fatto da un marketing sbagliato, non dall’idea di prendere spunto dalla Divina Commedia.
io non punirei l’idea di ispirarsi alla divina commedia, quanto lo scempio che poi ne si trae. quando è arrivata in ufficio la notizia che avrebbero fatto “il gioco della divina commedia”, si è scatenato il parapiglia perché in molti speravano che la localizzazione arrivasse a noi (invece nisba). quando poi abbiamo saputo che era un god of war ancora più grezzo dal “nostro inviato speciale” ci siamo trasformati tutti nel nothankyou.gif.
il fatto è che questo è un gioco BECERO che usa come gancio (perché mai, chissà) la divina commedia. l’inferno non è copyright di dante e non c’era bisogno di “scomodare” la divina commedia, avessero voluto fare un gioco con l’inferno e un crociato che si scopa nel culo tutti i demoni potevano farlo senza che nessuno si inalberasse.
da questo punto di partenza deludente (quando al telefono mi hanno detto “dante è un crociato e uccide la morte all’inizio del gioco, le ruba la falce e poi spacca tutto” avevo una faccia tipo o_O) hanno costruito poi un gioco che schiaccia il pedale della zarraggine (non è una brutta cosa) e montato su una campagna di marketing cretina. per di più senza eccellere dal punto di vista tecnico – che è poi il succo del gioco in questi casi. Insomma, uno passi, due forse, tre no. Dante’s Inferno tutto, tra gioco, campagna, intenzione, realizzazione, a mio avviso merita i calci nel culo. punto.
ci sono i bimbiminchia? vuoi fare i giochi per loro? sbatti le tette di beatrice in primo piano? e ti prendi i calci nel culo. augh.
Scusa: God of War è tamarro, è il suo bello. Ha pure le donnine. Fino a qui la differenza è poca. Che poi il resto sia fatto meglio ok, ma criticare il secondo per “difetti” che ha anche il primo, non mi sembra corretto.
La Divina Commedia è lo spunto, ci saranno i gironi e le varie punizioni, non ci vedo nulla di male a prenderlo come spunto. Dante è stato rivisitato (e secondo me ci ha guadagnato) così come Beatrice. Il fatto che abbia il seno scoperto o che gema mentre la portano via non credo proprio voglia essere il richiamo (col rischio pure di censura), tant’è che non è stato nemmeno usato nei trailer. E non vuole essere il gioco della divina commedia, non vedo come potrebbe. Ha solo lo spunto. A me sinceramente è piaciuto che abbiano preso Dante e ne abbiano fatto un crociato che pure scippa la falce alla morte, l’ho trovato divertente. Come è divertente quello che fa Kratos ad ogni mostro che incontra.
Piuttosto mi sarei lamentato del fatto che come GoW ha quel pesante difetto di design di avere alcune sezioni platform, in cui puoi cadere, cosa che non si sposa affato con i controlli di cui è dotato.
ti sei squalificato dicendo “ci ha guadagnato”.
Continuo a non capire perché abbiano sentito la necessità di scomodare la Divina Commedia per una porcata simile (stilisticamente parlando).
ma infatti, volete fare il gioco con il crociato zarro dal design blandissimo con demoni che scoppiano e tette in bella vista? go ahead. ma la divina commedia? allora facciamo la collana di fps “la letteratura nella storia”, dove interpreti uno zarro qualsiasi e attraversi i grandi classici del passato e ammazzi tutti.
aspetta. potrei fare dei soldi con questa idea…
rulla wrote:
Debbo dire che ho percepito una stilettata al cuore anch’io su quelle parole 😀
rulla wrote:
E qui ti sei squalificato perchè è ovvio il pregiudizio “tette”-> gioco squallido.
Simone “Karat45” Tagliaferri wrote:
La Commedia la si scomoda come si scomoda qualunque altra opera, iniziamo a toglierla da un piedistallo. Il gioco poi non è il gioco della Divina Commedia, è un gioco che prende ad ispirazione come ambientazione il già poco originale inferno visto da Dante. Non penso propro che il nome Divina Commedia possa in alcune modo fare da traino per un gioco.
StM wrote:
Mi riferisco più che altro alle sue tipiche rappresentazioni, senza andare troppo a rimarcare sulla sua vita.
non è che “tette” = gioco squallido. bensì “tetta palesemente in primo piano nella scena iniziale per fan service nei confronti dell’userbase di segaioli” = elemento tipico di un gioco squallido. uno dei tanti. mettiamoci anche del tentacle porn già che ci siamo, allora.
inoltre, guarda che un tizio che si cuce sul petto una croce in stoffa con tanto di sequenza animata stile rambo ante litteram non è considerato universalmente un passo avanti nell’immagine personale. qualsiasi sia l’immagine di partenza! piuttosto è vero il contrario. ti sei mai chiesto perché in last action hero ci fosse il trailer dell’amleto con schwarzenegger? perché quelle cose sono ridicole, perché quando si declina un classico in puttanata viene fuori una cosa da burletta in maniera automatica, volente o nolente.
onestamente speravo che arsludica si autoselezionasse nello staff. cos’è, hai messo tu le macchine, lo spazio, il knowhow?
sì sì, per carità, svuotiamo i piedistalli e mettiamoci sopra solo la merda.
rulla wrote:
A parte l’auspicare ciclico di qualsiasi cosa per Ars Ludica, dall’impegno per la pace nel mondo alla pulizia etnica, a chi ti riferisci? o_O
rulla wrote:
Ma MIK0 non fa parte dello staff O.O’
Vittorio “lamb-O” Bonzi wrote:
Sì, ma a parte questo, se anche facesse parte dello staff, sarebbero anche un po’ cazzi nostri, no?
StM wrote:
Vabbe’, questo lo davo per assodato =D
Serviva Dante’s Inferno per accorgersi che questo succede da una vita? Perchè God of War già non giocava con la mitologia greca?
Tutto giusto, ma non è esattamente una news…
Luke wrote:
Il paragone corretto sarebbe con l’Iliade e l’Odissea, ma non ci andrebbe nemmeno vicino. La Commedia non è mitologia, o se vogliamo chiamare quella cristiana mitologia invece che iconografia, non è decisamente solo una rappresentazione dei tre regni; soprattutto non lo è fisica quanto lo è allegorica, perché con la scusa di parlare dell’aldilà parla in realtà dell’aldiqua. E’ quindi un’opera prima politica e storica che religiosa, e rispetto ad una generica mitologia, magari legata a una tradizione orale e innumerevoli reinterpretazioni letterarie, ha un’identità e un significato ben più definiti. Formulare un giudizio di condanna su un religioso che ha declinato l’incoronazione a papa non è esattamente la stessa cosa che raccontare di come Giove mise incinta questa o quell’altra fanciulla e generò questo o quell’altro eroe; i fatti storici sono una cosa, la mitologia è un’altra.
Sennò compariamo mele con bistecche.
Poi io non ho nulla in contrario a operazioni così ardite, in realtà, ma se l’effetto è sminuire la grandezza e l’importanza di un’opera allora no, mi incacchio.
Non ho presente se God of War cerchi di seguire o meno i suddetti poemi epici, ma il punto è un altro.
Si parla di trivializzare opere, racconti, eventi, leggende, quello che vuoi, sino a snaturarne il significato, passandolo però per fedele all’originale.
Il discorso vale certamente più per Dante’s Inferno che per GoW, anche perchè alle menate in salsa greco-romana sono tutti abituati.
Si parla in generale di svilire conoscenze per seminare solo confusione ed ignoranza. Se poi vuoi dare un peso all’entità del danno, sono ben d’accordo, ma certo non sono mele e bistecche.
ovviamente penso che nessuno si sia stupito del fatto che questo gioco, tra le altre cose, abbia messo in luce quanto sia in italia che fuori c’è chi può fottersene che la divina commedia sia una grande opera.