[Creazioni] Revolution!

L’industria dei videogiochi è l’unica capace di produrre un capolavoro a settimana. Siamo i più meglio, non c’è da dubitarne.

Se uscisse un nuovo motore grafico al giorno si produrrebbe un capolavoro ogni ora (sbav sbav). E poi le innovazioni sono scoppiettanti e vengono proposte a getto continuo! E l’arma ha il rinculo più forte (mio al dei uan), e la gittata è più lunga (mio al dai uan), e i nemici quando muoiono bestemmiano nella loro lingua originale (mio al dei uan), e i draghi sono due più rispetto al gioco fantasy precedente (mio al dei uan) e, addirittura, le texture sono più grosse (mio al dei uan)!

E vai di disco e di rivoluzione! Ché una rivoluzione al giorno toglie il medico di torno, è risaputo.

Dagli anni ottanta in poi la parola rivoluzione è stata usata un sacco di volte, in un sacco di ambiti, ma tutte le volte è stata usata bene e a proposito, come Wired insegna.

Comunque, a noi interessano solo i videogiochi perché siamo videogiocatori. Lo avevo detto?

C’è stata la rivoluzione del 3D, quella degli acceleratori 3D, quella delle console che sono giocattoli, quella delle console che sono esperienze e puoi farci anche sesso, quella dei giochi narrativi, quella del multiplayer, quella del pennino, quella del telecomando, quella del corpo come periferica perché Minority Report è figo, quella dei giochi da browser (quando giocate a CityVille state cambiando il mondo, sappiatelo), quella dei giochi sui telefonini e così via.

Siamo una generazione di rivoluzionari! Il Che ci fa una sega a due mani con riporto! Noi sì che rivoluzioniamo! Tutto, tutti i giorni, ogni minuto, ogni respiro! È per questo che abbiamo così tanti capolavori che le epoche precedenti possono solo sognarseli. Antenati sfigati.

Non facciamo in tempo a rivoluzionarci che dobbiamo farlo di nuovo, a volte anche nel mentre di un’altra rivoluzione in corso. Rivoluziona la rivoluzione! Che poi le rivoluzioni che avvengono contemporaneamente fanno venire un po’ il mal di testa, ma va bene così.

Il nostro vantaggio è l’aver rinunciato a confrontare e giudicare. Non potendo più dare una dimensione alle cose, fosse anche effimera e convenzionale, possiamo metterle tutte sullo stesso piano. Comodo e straordinariamente confortante.

Annullato l’ingiusto scarto tra il peto e la Cappella Sistina, il fatto che domani possa uscire un videogioco con texture più grandi di quello uscito il giorno prima è già una prospettiva magnifica che rende la vita degna di essere vissuta.

E vuoi non chiamare capolavoro rivoluzionario qualcosa che ti trasmette tanta gioia per così poco? Sarebbe una follia.

6 commenti su “[Creazioni] Revolution!

  1. In parte sarei anche d’accordo, nella prima parte, sulla mancanza di strumenti intellettuali capaci di far giudicare alla maggioranza degli utenti un prodotto per quello che è (anche se in Dragon Age 2 mi sembra che la maggioranza se ne sia accorta e come della presa per il culo di Bioware, anche se poi in UK il gioco in questione è primo in classifica e qui ci sarebbe da discutere sulla dipendenza, sull’acquisto compulsivo dei videogiocatori che comprano anche la merda sapendo che si tratta di merda), ma non capisco a chi venga rivolta questa tua critica più in  generale: al marketing, ai videogiocatori, ai siti mainstream, all’industria? Fai i nomi, cribbio 🙂

  2. Uncle Anesthesia wrote:

    In parte sarei anche d’accordo, nella prima parte, sulla mancanza di strumenti intellettuali capaci di far giudicare alla maggioranza degli utenti un prodotto per quello che è (anche se in Dragon Age 2 mi sembra che la maggioranza se ne sia accorta e come della presa per il culo di Bioware, anche se poi in UK il gioco in questione è primo in classifica e qui ci sarebbe da discutere sulla dipendenza, sull’acquisto compulsivo dei videogiocatori che comprano anche la merda sapendo che si tratta di merda), ma non capisco a chi venga rivolta questa tua critica più in  generale: al marketing, ai videogiocatori, ai siti mainstream, all’industria? Fai i nomi, cribbio

    Al mondo intiero 😀

  3. “L’industria dei videogiochi è l’unica capace di produrre un capolavoro a settimana.”
    Solo perché la Marvel pubblica mensilmente, altrimenti avresti anche nel fumetto un “evento epocale che sconvolge profondamente il fumetto super eroistico come l’avete finora conociuto” alla settimana.
    (citazione presa da un AD Anteprima a caso, provare per credere)

  4. Tra le varie cose rivoluzionarie, il Che è stato ucciso in Bolivia, abbandonato da Fidel Castro. Dunque, preferisco la mia pigra e supina normalità. Vendo la mia primogenitura per un piatto di lenticchie, sì.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.