“[…] Sia da un punto di vista tecnico che figurativo, il controller è un solco tra il giocatore ed il mainframe, un intermediario che il giocatore deve superare al fine di accedere al contenuto di un gioco. Ad ogni modo, questo grado di separazione è proprio la fonte di molte delle nuove esperienze ludiche che i videogiochi rendono possibili: trasduzione di azione fisica in azione di gioco, decision making meta-ludico, adattamento, e appropriazione. Nonostante la sua funzione di separatore, dunque, il lavoro del controller è paradossalmente di collegamento, unione; piuttosto che distanziare il giocatore, può fornire invece l’esperienza della manipolazione diretta, dell’immersione e dell’integrazione corporea, dell’infiltrazione dei giochi nel mondo reale. […]“
Controller Mediation in Human-Computer Play, di Tony Thulatimutte, pagina 168. Download versione integrale.
L’immagine la dice da sola, controller fa rima con nintendo.