MotorStorm (ovvero: alcuni pensieri su PS3)

Produzioni come MotorStorm vengono concepite al fine di mostrare, sin da subito, le potenzialità tecnologiche di una nuova piattaforma. Infatti, un po’ come accaduto per Killzone 2, le clip del gioco mostrate allo scorso E3 risultavano una grande goduria per gli occhi, e motivo di infinite fantasticazioni sulle capacità della ventura PlayStation 3. Per tali ragioni, avvicinarmi a questo titolo per me ha significato una sorta di “prova del nove”, ossia un esame mediante il quale muovere un primo passo verso la formulazione di un giudizio sull’offerta next-gen di Sony.

MotorStorm

Compiacersi della propria guida muscolare: ecco il succo del gameplay. L’utente può scegliere tra diversi mezzi (ATV, moto, jeep, camioncini, e via di questo passo) e affrontare, a suon di sportellate, di calci e di scorrettezze varie, i suoi avversari (secondo quanto ho avuto modo di vedere, latita una modalità multiplayer, quindi niente party tra amici) in tracciati che assomigliano a campi di battaglia piuttosto che a sede di corse motoristiche. That’s all. Niente di più, niente di meno.

Sixaxis

MotorStorm, nel suo continuo rincorrere l’esaltazione della volontà di potenza del giocatore, mette in luce un aspetto, che azzarderei elevare a paradigma, caratterizzante la PS3, e, in particolar modo, il suo controller (il Sixaxis): manca la vibrazione. Mai, e sottolineo mai, avrei pensato che una simile lacuna potesse gravare così tanto sull’esperienza ludica; ho temuto, per un attimo, di aver compiuto un balzo nel passato, di esser tornato a dieci anni fa (complici sono le meccaniche di gioco del titolo in esame, che non introducono alcuna novità significativa né nel modello di guida né nelle modalità single-player nel mondo delle corse arcade). A cosa serve la potenza del Cell, a cosa serve l’alta definizione, a cosa serve la capienza del supporto Blu-Ray se l’interfaccia utente-macchina-gioco consiste in un tale collo di bottiglia? Ci sono i sensori di movimento, si obietterà. Hanno aggiunto i grilletti, si osserverà. Beh, sono titubante. Aspetto critiche nei confronti del presente post, e nel frattempo resto a guardare.

9 commenti su “MotorStorm (ovvero: alcuni pensieri su PS3)

  1. L’assenza di vibrazione è una mazzata, in tanti lo abbiamo pensato e in tanti se ne accorgeranno. Tenetevi stretti i dual shock.
    Comunque sia Motorstorm è di una truzzaggine epocale.

  2. Lo penso anch’io, ci sarà per l’uscita di MGS4 di sicuro. Kojima non l’aveva presa mica tanto bene l’assenza di vibrazione…

  3. Non ho mai usato la vibrazione perché non mi diceva niente ehmmmmmm.

    Anzi adesso sto iniziando a usarla (dopo anni di Playstation) ma non mi dice niente lo stesso ehmmmmmmmmmmmmmmmmmmm.

  4. Ho visto la PS3 e il giochino un paio d’ore fa in Fnac, sostanzialmente privare di un gioco del genere, cotanto caciarone, di un rumble pack è come concepire un innovativo sistema d’autoscontri su rotaie… Boh!

  5. Io son o sempre stato abbastanza indifferente alla vibrazione (secondo me dopo qualche ora di gioco non la si sente più, escludento alcuni casi dove si fa molto prepotente). Non nego però che possa essere sfruttata in modo intelligente (vedi Kojima). Di sicuro il fatto di averla tolta dal nuovo joypad Sony (il pad di riferimento per eccellenza) è un vero anacronismo.

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