Lazy Jones (David Whittaker – 1984, pubblicato dalla Terminal Software) è stato il primo videogioco a tematizzare la figura del videogiocatore. Nei panni di Jones bisogna entrare in diciotto porte di un hotel, distribuite su tre piani, raggiungibili tramite un ascensore, dove cimentarsi con diversi videogiochi (quindici in totale), tutti cloni molto semplificati di vari classici, cercando di accumulare più punti possibili. C’è Space Invaders, c’è Snake, c’è Frogger e, insomma, ci sono molti di quei titoli che all’epoca furoreggiavano nelle sala giochi di tutto il mondo. Jones è un personaggio strano. Ha la forma di una bottiglia, ed è piuttosto rotondetto. Sicuramente è lontano dal machismo dei protagonisti dei videogiochi odierni. Il titolo ci dice che è “lazy”, ovvero pigro. Un nerd perfetto, insomma. La sua passione è videogiocare. Non gli frega niente del suo lavoro (impiegato nell’albergo in cui è ambientato il titolo) che, anzi, è la vera e unica minaccia per il suo divertimento. Infatti i nemici presenti sono il direttore dell’hotel, situato al piano più alto, un carrello con degli attrezzi da lavoro situato al piano centrale e il fantasma di un vecchio direttore situato al piano più basso. Jones non può ucciderli ma può saltarli. L’importante è che riesca ad entrare nelle varie porte e giocare.
Le quindici stanze con i videogiochi sono molto simili: un grosso monitor occupa una buona porzione dello schermo. Jones si trova nella parte bassa, entra da una porta sulla destra e si dirige verso il joystick al centro con cui inizia la sua attività ludica (che poi è anche quella del videogiocatore reale).
Ogni videogame ha un limite di tempo che indica la durata massima di una partita. In alcuni giochi una frazione di tempo viene decurtata se si viene colpiti, mentre in altri la penalità è molto più alta: la partita finisce automaticamente, anche se si hanno ancora dei secondi a disposizione. Usciti da una porta non sarà più possibile rientrarci. L’unica variante presente allo schema è rappresentata da un sottogioco in cui Jones si troverà nel bar dell’albergo dove deve riuscire a bere più cocktail possibili, evitando contemporaneamente un avventore ubriaco che vuole cacciarlo via.
Lazy Jones è semplicemente geniale e irripetibile. Un concentrato di fantasia e di sapienza tecnica, un vero e proprio decalogo di luoghi comuni nati intorno alla figura del videogiocatore, essere dalla natura ambigua che negli anni 80 veniva guardato di sottecchi dalla gente per bene, che non riusciva proprio a capire cosa diavolo ci trovasse di bello in quelle strane forme che si muovevano sullo schermo.
Più che un videogioco, un ritratto generazionale.
Non hai fatto minzione di quello che all’epoca era considerato il momento clou.
Non lo conoscevo ed è davvero geniale. Il videogioco nel videogioco. Credo prenderò spunto per un articoletto.
A proposito del carrello da lavoro,il manuale recita testualmente che doveva essere evitato per evitare che Jones prenda un infarto al pensiero di dover lavorare. :asd:
Mi piacerebbe riuscirci a giocare ancora, ho provato a scaricare degli emulatori ma non sono in grado di far funzionare il tutto. Tu potresti suggerirmi quale potrei scaricare per riuscirci?
Grazie e buona giornata.
MAjA
Scarica il CCS64: http://www.ccs64.com/, probabilmente è il migliore ed è facile da configurare. Se ne vuoi uno elementarissimo, scarica C64 Forever (http://www.c64forever.com/) che è ancora più facile, visto che funziona tramite un’interfaccia grafica molto intuitiva.
Grazie mille stasera ci provo!