Futuro (im)Mobile?

Nintendo 3DS e Sony NGP. Questi i nomi delle prossime console che vedremo, proveremo e su cui giocheremo. Eredi di due successi planetari, le cui vendite superano le 200 milioni di unità, rappresentano la natura evoluzione del concetto di videogioco portatile e, forse, di videogioco in generale.

Nintendo e Sony si affrontano nuovamente e, come sempre, l’esito di questo scontro non è scontato. Le caratteristiche tecniche e i titoli che accompagnano le nuove macchine sono impressionanti. Connettività, touch screen e persino il 3D: il futuro del videogioco è ovunque, il futuro è mobile.

Il mercato handheld è, oggi, uno dei settori più ambiti del mercato: da semplice nicchia, fu trasformato nel 1989 dall’estro utopico di Gunpei Yokoi in una frontiera, per anni dominata dalla brillante gestione di Nintendo che, su un hardware semplice, pubblicò capolavori come Tetris, Super Mario Land 2: 6 Golden Coins, The Legend of Zelda: Link’s Awakening o Pokémon Oro e Argento. Giochi memorabili, che ricordo con ardore e che non esiterei a consigliare a tutti. Tra il 2004 ed il 2005 la Sony, forte del dominio casalingo e rincuorata dagli scarsi(ssimi) risultati del GameCube, scese in campo contro l’eterna rivale con un hardware ambizioso, la PlayStation Portable. La risposta di Kyoto fu quella stramba console che risponde al nome di Nintendo DS: un touch screen ed uno schermo aggiuntivo per rispondere all’attaco.

Entrambe, a modo loro, sono state rivoluzionarie. Per i videogiochi e, lo affermo con sicurezza, per l’intera industria mobile. La PSP realizzò il sogno di un sistema portatile tuttofare, unendo un ottimo media center ad un apparato ludico di qualità elevata, sebbene mutuato dalla “sorella maggiore”, successivamente ampliato attraverso il digital delivery. Il DS sdoganò la tecnologia touch, diffondendola ad un prezzo economico ed applicandola a concept originali che spaziano da arcade mordi-e-fuggi a JRPG immensi, “resuscitando” anche le avventure grafiche. Tutti i dispositivi portatili successivi al lancio di queste console ne hanno subito le influenze: UI, OS e feature sono stati realizzati partendo dai due hardware nipponici ed è innegabile che l’iPhone sia il primo prodotto di un’ideale fusione tra i due progetti.

Sei anni dopo, la portabilità è un elemento fondamentale della quotidianità di ognuno di noi. Memorie portatili, notebook, netbook, lettori mp3, smartphone, tablet, lettori di ebook: almeno uno di questi oggetti è presente nel vostro zaino, nella vostra borsa, nelle vostre tasche. Ma il 3DS e la NGP riusciranno ad entravi? La concorrenza è particolarmente agguerrita, sia dal punto di vista hardware che software, ed il risultato mi sembra meno scontato di quanto possa inizialmente apparire.

Non credo che nessuna delle due console possieda le caratteristiche vincenti per riconquistare un ruolo di predominanza nell’ambito portatile. Entrambe si affidano a porting e remake di giochi realizzati in ambiente casalingo e che, perciò, non prevedono una fruizione portatile del divertimento: com’è possibile giocare a The Legend of Zelda: Ocarina of Time o ad Uncharted in lassi di tempo relativamente brevi? Ma, ancor di più, cosa propongono esse di realmente innovativo? Dal mio punto di vista, la line-up di lancio del 3DS ed i titoli che hanno accompagnato l’annuncio di NGP sono deludenti: non perché deficitino di qualità, ma piuttosto perché presentano l’immobilità di un settore che preferisce un guadagno facile ad un rischio ragionevole. Elemento emblematico di questa situazione non rosea è, a mio parere, l’assenza di una qualsiasi killer application tra i giochi di lancio della console Nintendo. Che fine ha fatto quel Kid Icarus: Uprising con cui la console è stata presentata? È possibile affidare il suo successo iniziale al sequel di Nintendogs, unico gioco realmente coraggioso, ed all’incognita di Pilotwings Resort? Per quale motivo i giocatori dovrebbero preferire a questi titoli inediti l’ennesima incarnazione di Street Fighter IV, il ritorno di Splinter Cell o PES 2011 in ritardo? Tale discorso è ripetibile per la NGP, il cui annuncio è stato accompagnato da Uncharted. Ma perché mai dovrei voler esser Nathan Drake anche quando esco di casa? È davvero così necessario dover giocare agli stessi titoli su console differenti?

Considerando i prezzi dell’hardware e del software originali, mi aspetto davvero poche soddisfazioni da parte di 3DS e NGP, almeno inizialmente. Non è esclusa la possibilità, remota, di assistere ad una seconda ondata di giochi inediti: qualora le due macchine raggiungano sin dal lancio i risultati sperati, potremmo assistere ad una convivenza tra esperimenti, IP inedite e remake/porting; tale equilibrio è stato già conquistato dal DS, mentre la PSP, non avendolo raggiunto, è condannata ad un lento declino.

Si tratta, in ogni caso, di un futuro immobile: siamo lontani dall’esperienza pioneristica del Game Boy che, malgrado le scarse qualità tecniche, portò alla creazione di capolavori come The Legend of Zelda: Link’s Awakening e Pokémon Oro e Argento.

8 commenti su “Futuro (im)Mobile?

  1. Lagnarsi della line-up di una console al lancio (e usarla per fare ardite previsioni) è da sempre una cosa insensata.

  2. Lezard le mie non sono ardite previsioni: sono solo le mie personalissime considerazioni di fronte agli annunci di NGP e 3DS.

    Ovviamente spero che i fatti smentiscano le mie idee (molto) pessimiste 🙂

  3. Io ho comprato una DS perchè la consideravo un pò più avveniristica di altre portable, e perchè alcune killer application mi incuriosivano. Dato che non posso permettermi un televisore di dimensioni decenti e neanche lo spazio per posizionarlo in casa mia, ho dovuto scartare altre opzioni quali Wii e Ps varie e mi sono fatto bastare il Pc.

    Il riciclo dei titoli vecchi è un “problema” per nulla sorprendente, dato che in questi anni la parola d’ordine è stato l’appiattimento su formule già note, e all’opposto la mancanza di vere innovazioni.

  4. Jimi concordo con te: credo che vi sia davvero bisogno di un gioco simile, soprattutto considerando che la qualità principale del 3DS dovrebbe essere proprio la terza dimensione.

    le_mirage hai sicuramente ragione a definirlo un problema per nulla sorprendente, ma io credo che con NGP e 3DS vi sia un appiattimento pressappoco totale, cosa che finora non era accaduta né su DS, né su PSP e nemmeno su GBA – console che, per qualità tecniche e per “primato”, è stata venduta ANCHE grazie ai perfect porting da SNES.

  5. a me la competizione tra le due consoles non interessa minimamente, quello che pretendo da Nintendo è che non ci perculi l’ennesima volta (touch screen e nunchuck sono stati sfruttati malissimo e hanno soltanto abbassato il potenziale “artistico” dei videogiochi) con una innovazione tecnologica della madonna applicata a quiz a risposte multiple.

  6. Io penso solo che per essere console portatili hanno un prezzo troppo caro, quasi quanto una console da tavolo.
    In più la psp ha da sempre sofferto della scarsa originalità dei giochi (correggetemi, ma il 90% dei titoli psp è un porting/remake di giochi già esistenti per ps1/ps2)
    E il DS a suo tempo poteva avere utilizzi più approfonditi del Nintendogs per il touch

    In sintesi: ci vogliono titoli nuovi. Oppure La prossima console che prenderò sarà un DSi XL per mia madre.

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