Durante lo sfortunato keynote della scorsa settimana, Tim Cook ha ribadito il concetto principale della filosofia dei prodotti Apple: se volete solo giocare, comprate un iPod Touch.
Dopo poco più di un anno passato in sordina, eclissato dai lanci dei due iPad, iPod Touch è tornato ad essere presentato come il device con iOS più venduto al mondo e, in generale, il device per giocare più venduto in assoluto. Parlando di numeri, Cook ha detto che solo quest’anno sono stati distribuiti 45 milioni di iPod contro 27 milioni di Nintendo DS; più o meno triplicando le vendite rispetto agli altri device Apple.
Se consideriamo che sino ad oggi sono stati venduti solo 250 milioni di device iOS, questo numero (unito ai 60 Milioni del biennio 2009-2010 ufficializzati in primavera) dice che, a dispetto del product placement, la maggior parte dei device attivi sono iPod Touch.
Un altro fattore da non trascurare è che, a differenza di iPhone ed iPad che continuano a perdere sostanziali fette di mercato, crescendo molto meno in fretta della sua espansione, iPod sembra non avere problemi a dominare la sua nicchia.
La scelta di Apple non è causale: nella stessa classe di hardware, iPod Touch è quello che perfoma meglio. Ha una gestione della memoria più stabile (quindi meno crash, un evento tutt’altro che raro nei giochi iOS) e più potenza di calcolo disponibile per le applicazioni. L’assenza dei moduli di comunicazione cellulare non solo porta la durata della batteria a tempi record ma snellisce anche l’esecuzione del sistema operativo, rendendolo più simile, per performance e comportamento, a quello di una normale console portatile.
Gli ultimi punti a favore di iPod Touch sono il suo costo relativamente contenuto e la sua integrazione con iTunes. È difficile trovare un media player altrettanto gestibile, anche se l’applicazione per la musica ha ancora parecchie sbavature sul fronte dell’usabilità. Poter contare già su una utenza già educata a comperare su iTunes fa di iPod la piattaforma che monetizza meglio le App.
Sarà interessante vedere come Apple continuerà a promuovere il dispositivo, ora che ne ha ribadito la centralità nell’utilizzo videoludico. Centralità che Apple aveva messo in discussione, provando a passarla ad iPad senza troppo successo.
Di certo gli sviluppatori hanno imparato la lezione prima di Apple: la marcia indietro di quest’ultima è stata un conformarsi a qualcosa che già si sapeva. L’unico modo per rientrare sicuramente con un titolo emergente è quello di renderlo disponibile in formato universale e con un supporto a prova di bomba per le ultime due generazioni di iPod Touch, dato che il grosso delle vendite arriveranno da lì.
L’eccellente Dark Meadow è solo uno degli ultimi titoli a sfruttare tutte le generazioni di iPod per ottimizzare le vendite. Sin’ora i risultati sono stati entusiasmanti, specie se paragonati ai lanci frammentati su più device come Superbrothers o Infinity Blade, costretti a manovre di recupero tardive, quando ormai avevano già perso la visibilità e l’hype del lancio.
Sviluppatore avvisato…