Demigod e la pirateria

Demigod è un gioco esclusivo per PC realizzato dalla Gas Powered Games e distribuito dalla Stardock (quella di Sins of Solar Empire, osannata da tutti per come ha reagito alle polemiche sull’alto tasso di pirateria su PC).

Con l’amore e la coscienza che li caratterizza, i videogiocatori hanno risposto bene a tanta considerazione nei loro confronti e, dopo il primo giorno dall’uscita, il report della  Stardock è di quelli da incorniciare: per 18.000 copie originali vendute, ci sono 120.000 persone che hanno tentato di giocare con copie piratate.

Un risultato commovente, insomma, in cui i videogiocatori PC hanno dimostrato di tenere veramente al loro hobby, premiando chi  ha lavorato per loro senza prestare orecchio alle sirene consolare.

Pensate, un videogioco che a quanto pare è uscito con pochi bug, giocabile sulla maggior parte delle configurazioni (dalla minima in su), dal prezzo abbordabile (a meno di non far parte del partito di quelli che i videogiochi tripla A li vogliono a 5€ appena usciti, che per inciso è un partito di idioti), esclusivo, senza protezioni invasive e che nelle prime recensioni ha preso voti molto alti. Il prodotto perfetto, insomma, quello che tutti invocano quando si parla di pirateria. Quello che, se esistesse, tutti acquisterebbero originale… a parole.

I fatti ci dicono che la depressione del mercato dei videogiochi PC non è casuale e che il confronto con quello console è deprimente.

I giochi PC costano meno (spesso molto meno) di quelli console, sono più versatili e configurabili ma vendono anche molto meno.

Il resto delle considerazioni pro e contro sono pure speculazioni e gli scarsi margini di vendita rendono inutili anche le giuste rimostranze di alcuni utenti, infastiditi da certi atteggiamenti dei publisher.

Un gioco di valore esclusivo per console può vendere diverse centinaia di migliaia di copie originali sin dal giorno di lancio. Su PC questo non avviene, tranne in casi rari che ormai si contano sulle dita di una mano, sempre che si consideri un range di molti anni.

Spero soltanto che le vendite di Demigod, se  è vero che è un prodotto molto valido, s’impennino nei prossimi giorni, in modo da dare agli sviluppatori il successo che meritano.

52 commenti su “Demigod e la pirateria

  1. Secondo me la pirateria non si potrà mai sconfiggere, punto. La si potrà al massimo arginare un pò per ciò che riguarda il software. Anche perchè alimenta molti fiorenti mercati paralleli che altrimenti morirebbero: PC, connessioni a banda larga (ADSL, fibra), hardware audio/video come i TV LCD, memorie capienti… Nella remota ipotesi che si possa impedire di copiare software e contenuti, chi non comprava prima non comprerà neppure dopo (tranne una piccola parte, i cui relativi utili derivanti sarebbero vanificati dai costi per mettere su e mantenere un’infrastruttura valida di controllo anticopia). E poi i metodi per aggirare la cosa ci sono… prestito/scambio porta a porta per esempio, come si faceva una volta: discreto ed efficace. Che se ne facciano una ragione: tutto ciò che è digitale si può copiare e soprattutto un software/contenuto copiato NON equivale assolutamente ad una copia originale non venduta. E poi senza la pirateria in Italia saremmo, informaticamente parlando (non mi riferisco ai VG) all’età della pietra. Quindi, in una visione allargata, la pirateria toglie qualcosa e dà qualcos’altro che i finti perbenisti non riescono a vedere.

  2. Pings/Trackbacks Due pareri come dire.. contrastanti? | Vita, morte e miracoli di un Hamcha

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