Vediamo di riassumere e commentare la sconcertante notizia (che trovate linkata in fondo all’articolo):
Una delle piste di go kart di Gran Turismo 5 sarà ambientata a Piazza del Campo di Siena. Quella del palio. Ora, se voi foste una media città di una qualsiasi parte del mondo, sareste felicissimi di avere pubblicità gratis in un gioco che venderà milioni di copie a prescindere e i cui si parlerà fino all’uscita del seguito (probabilmente nel 2020). A Siena non lo sono. Anzi, sono incazzatissimi perché un videogioco si sta appropriando impunemente dell’immagine della loro piazza più rappresentativa e delle bandiere delle contrade che partecipano al palio.
Sono proprio queste ultime l’oggetto primo della recriminazione, visto che la loro immagine sarebbe tutelata e ci vorrebbe un’autorizzazione per usarle. Quindi immagino e voglio sperare che ogni giornale del mondo terracqueo che abbia pubblicato, voglia pubblicare o pubblicherà un’immagine del Palio di Siena abbia chiesto l’autorizzazione al Consorzio per la Tutela del Palio di Siena.
Ma forse sono io in errore, perché secondo Anna Carli, la rappresentate del Consorzio che ha rilasciato le sue dichiarazioni al Corriere Fiorentino, il problema principale è di tipo storico: “vista la non attinenza del videogioco con la storia e i riferimenti alla nostra Festa, nello specifico con l’uso delle immagini delle bandiere delle Contrade, non ne avremmo comunque autorizzato l’utilizzo”
La minaccia è chiara: se le bandiere non verranno rimosse, il Consorzio chiederà il ritiro di Gran Turismo 5 dal mercato. Ora… perché non evitarci certe brutte figure con il resto del mondo? Avete mai letto di un Comitato di tutela di Times Square che si lamenta per i videogiochi ambientati a New York e che dichiara di volerne boicottare l’uscita? Come potrebbe Gran Turismo 5, che è un videogioco serissimo ed estremamente realistico, infangare l’immagine di Siena e del palio riproducendo le bandiere delle contrade dove, effettivamente, sono collocate? Ovvero in Piazza del Campo? Ma, soprattutto, perché sputare su tanta bella pubblicità gratuita?
Sinceramente, quella del consorzio mi sembra una posizione da bottegai, che mostra una chiusura estrema e la volontà di proteggersi da non si sa bene quale “offesa”. In effetti, a meno che i piloti dei kart virtuali non si puliscano il culo con i vessilli a fine gara, stento a capire la dimensione e la natura della lesione all’immagine della città che, anzi, in questo modo diverrà ancora più conosciuta. Misteri italiani.
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