I videogiochi dal punto di vista di Average Joe

Mi piacciono molto i giochi per iPhone. Credo di aver speso 80 ore su Angry Birds. La stessa cosa mi è successa per Finger Physics. Ora sta succedendo di nuovo con Doodle Jump. Ognuno di questi giochi costa 99 centesimi [di dollari, ndr] e le partite non durano più di qualche minuto.

Mi piace anche quel nuovo simulatore spaziale dove si spara (ho una versione demo) sembra molto profondo e se ce la faccio ad andare oltre la curva d’apprendimento comprerò la versione completa… quando costerà 99 centesimi.

Considerato tutto il tempo a cui ho giocato a questi titoli, posso dire di aver risparmiato diversi film a venti dollari ed un sacco di giochi da cinquanta!

Average Joe (Traduzione letterale di un post apparso su Slashdot)

Siamo sicuri che Average Joe applicherebbe lo stesso metro di valutazione nel rinunciare allo spettacolo del Super Bowl in PayTV per una banale finale tra squadre di quartiere con la stessa leggerezza?

Io non ne sono sicuro.

You shall know the truth – il secondo gioco del progetto Wikileaks Stories

Su Kongregate è disponibile il secondo gioco aderente al progetto Wikileaks Stories, dal titolo You shall know the truth di Jonas Kyratzes (il primo è stato Leaky World: a playable theory di La Molleindustria). Apparentemente è un semplice gioco di ricerca degli oggetti, ma nasconde molto di più di quello che sembra, mettendo presto il giocatore davanti a una serie di scelte fondamentali contestuali alle vicende intorno al sito di Assange.

Nell’epoca della comunicazione globale digitale è ancora giusto e possibile tenere segrete delle informazioni? Il gioco invita a prendere parte a una missione per scoprire informazioni sui presunti terroristi digitali. Entrando nella casa di uno di essi bisognerà raccogliere informazioni e recuperare dati prima che il cyber-terrorista torni a casa.

E se non volessimo farlo? Se volessimo rifiutare gli ordini? Messi davanti alle conseguenze delle nostre azioni, sceglieremmo comunque di rifiutare il nostro ruolo?

You shall know the truth su Kongregate

Tutto Zzap! su Issuu

Con gioia e letizia, ma anche con Marina e Antonella, vi annunciamo la pubblicazione su Issuu di tutti i numeri di Zzap! Rivista di videogiochi di qualche anno fa (sigh e sob) dedicata al mondo dei videogiochi su computer a 8-bit (C64, Zx Spectrum, MSX e Amstrad CPC). Quante ore ci avrò passato con questa rivista? Ricordo che quando l’acquistavo la sfogliavo avidamente per ore e ore, rileggendo gli articoli anche trenta volte. In fondo è anche colpa di Zzap! se Ars Ludica si occupa di videogiochi e non di coprofagia. Se ci odiate, ora sapete chi dovete cercare per fargliela pagare della nostra esistenza!

Comunque, bando ai sentimentalismi e all’ultraviolenza e vediamo come è stata dato l’annuncio sul SITO UFFICIALE del progetto:
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Cari amici nerd nostalgia, oggi il vostro retroemulabile sito inaugura la sua libreria virtuale su Issuu (ma anche su Scribd, che però è leeento) con una primizia d’altri tempi: tutti i numeri del glorioso Zzap! italiano, che già da tempo erano stati passati a fil di scanner dai prodi del Progetto Zzap! Italia (presso cui potete trovare anche le immagini originali ed un database di tutte le recensioni pubblicate).

Nel lasciarvi alle vostre lacrimucce formato 5 pollici e un quarto in turboloader, vi anticipiamo che la prossima pubblicazione delle prestigiose Librerie Recensopoli potrebbe essere proprioKuella.

Gaming on the Go #3

Super KO Boxing 2 (Android / iOS, Glu Games Inc, Gratuita)

Si, Super KO Boxing 2 è un clone di Punch Out!, ma è un brillante clone di Punch Out!. Con una grafica sontuosa ed una colonna sonora di altissimo livello vi soprirete a macinare la modalità carriera compulsivamente, grazie anche alla personalità degli avversari che vi troverete ad affrontare. Oltre a una modalità carriera suddivisa in 18 scontri su 3 diversi circuiti pugilistici, il gioco ha una modalità sfida in cui si potranno affrontare 16 prove di abilità diverse (come, ad esempio, sconfiggere un avversario senza poter parare) e una modalità resistenza in cui si dovrà vincere più scontri possibile senza finire al tappeto. Nonostante i tasti virtuali, i controlli sono ben responsivi e molto precisi. Il gioco supporta Game Center.
iParoliere (iOS, Andrea Pace, Gratuita)

Bentornati negli anni ’80! Questa applicazione, semplice ed essenziale, vi permetterà di giocare al buon vecchio Paroliere. Il Paroliere è un gioco basato su un cubo di plastica al cui interno ci sono dei dadi con delle lettere. Agitando il cubo le lettere si dispongono in una matrice 5×5 e i giocatori devono riuscire a comporre più parole è possibile, utilizzando solo le lettere adiacenti fra loro. Peccato per l’assenza di multiplayer.

Minotaur Rescue (iOS, Llamasoft, 0,76€)

Jeff Minter si cimenta in un nuovo titolo psicheledico, questa volta su una piattaforma più consona al suo minimalismo videoludico. Minotaur Rescue è una fusione di Asteroids e Spacewar!, con l’aggiunta di una modalità di gioco multiplayer (solo locale, purtroppo) aggiuntiva che fa il verso ad altri giochi per Atari 2600. L’azione è delle più classiche: gravitando attorno ad un piccolo sole rettangolare, il giocatore deve eliminare tutti gli asteroidi del sistema e difendersi dagli occasionali UFO. Il sole attira (e distrugge) qualsiasi cosa e la sua forza gravitazionale modifica la traiettoria dei nostri colpi permettendoci soluzione tattiche molto creative. Occasionalmente gli asteroidi liberano dei minotauri che, se salvati, ripristineranno lo scudo dell’astronave e aumenteranno potenza e frequenza dei proiettili sparati. Le modalità aggiuntive prevedono un single player facilitato senza il sole centrale e una serie di modalità versus da giocare localmente in due (su iPhone e iPod) o in quattro (su iPad). In alternativa si possono usare i bot. I controlli sono l’unico punto debole per un gioco altrimenti perfetto: affidati da uno stick virtuale “fluttuante” poco preciso e con una marcata latenza, complicano il già di per sé sfidante modello inerziale. In multiplayer ogni giocatore può controllare la propria navetta solo da una porzione di schermo, creando situazioni in cui la visibilità viene azzerata da dita o mani avversarie. Il gioco supporta OpenFeint e Game Center.

Triple Town (Kindle, Spry Fox, 3.99$)

Triple Town è uno strano ibrido tra un match three game e uno strategico. Durante il proprio turno il giocatore deve piazzare sul piano di gioco un tassello, cercando di collocarne almento tre adiacenti. Quando questo accade i tre tasselli vengono eliminati e al loro posto appare un tassello di qualità superiore. Iniziando con degli innocui fiorellini, il giocatore dovrà colonizzare la scacchiera sino a disporre di villaggi e castelli. Alla colonizzazione del mondo si oppongono dei barbari e dei maghi sotto forma di tasselli neri, che si aggirano per l’area di gioco occupando caselle diverse a ogni turno. Nonostante le premesse semplici, il gioco è molto complesso: il giocatore deve cercare di bilanciare l’avanzamento della civiltà, aggiornando i tasselli ma al tempo stesso deve evitare la proliferazione dei nemici, bloccandoli sino ad ucciderli con i tasselli stessi. Questa dinamica vi costringerà a soppesare bene qualsiasi scelta, costringendovi a costanti compromessi (fare punti, liberare spazio o arginare le invasioni?), sino all’inevitabile momento in cui sarà impossibile collocare altri pezzi sulla scacchiera.

Witches (iOS, Andrea Lupatelli, 0,79€)

Witches è uno sparatutto orizzontale molto semplice: sostanzialmente prevede un endless mode orientato al punteggio. L’atmosfera è molto buona, grazie a una grafica simpatica e a una colonna sonora perfettamente in tema con il feeling streghesco. I controlli sono precisi e immediati: una schermata all’inizio della partita vi spiega tutto ciò che dovete sapere per giocare. L’unico difetto è la gestione delle collisioni, spesso imprecise. Il gioco supporta OpenFeint.